La scuola del futuro sorgerà nel quartiere Torrino Mezzocammino e sarà una virtuosa dell’energia sostenibile. Lo hanno dichiarato oggi, carte e rendering alla mano, l’assessore ai Lavori pubblici di Roma Capitale nel IX Municipio in una conferenza di presentazione della prima scuola nZeb della Capitale. Annunciato il cronoprogramma dei lavori.
Da quasi dieci anni il quartiere stava aspettando la costruzione di una nuova scuola media, ma una serie di problemi di natura burocratica ne bloccavano l’iter.
La prima scuola della Capitale autosufficiente dal punto di vista energetico: potrà produrre energia a disposizione del territorio. I tempi di consegna
La realizzazione di una nuova scuola media, è già una buona notizia, se poi si tratta di una scuola pubblica pensata con un ottica green e totalmente autosostenibile dal punto di vista energetico, è il caso di festeggiare l’evento con la stra-utilizzata espressione “il futuro è oggi”.
Quel giorno peraltro, potrebbe non essere così lontano, visto che per il progetto esecutivo il Comune di Roma si è imposto la scadenza del mese di marzo 2024. Dopo questo step di sostanziale importanza, come vorrebbe il copione di una buona amministrazione pubblica, ci sarà la conferenza di servizi e la posa della prima pietra.
Siamo già lì per assistere a quella che verrà considerata veramente un’opera dal valore insindacabile, e che, oltre alla virtù energetica vanta il primato di prima scuola della Capitale nZeb, l’acronimo di “nearly zero-energy building”.
Cosa significa edificio nZeb
Un edificio nZeb e cioè a energia quasi zero è un edificio che presenta altissime prestazioni energetiche, ma questo solo che viene realizzato a monte con specifiche caratteristiche costruttive, tipologiche ed impiantistiche, che sono finalizzate al risparmio energetico ed alla riduzione di emissione di CO2.
Ecco perché la scuola media nascerà da zero in quest’ottica e con questa conformazione, per diventare addirittura il punto di partenza per la trasformazione dell’identità energetica della comunità dove sorgerà.
Proprio a partire da questo edificio infatti, la scuola costruita secondo criteri di bassissimo consumo energetico, è stata pensata come spazio aperto al territorio attraverso la possibilità di utilizzo della palestra, del laboratorio musicale, della biblioteca, e sarà anche in grado di produrre energia a disposizione del territorio.
La Caratteristiche della scuola media nZeb energeticamente autosufficiente
Nella presentazione del nuovo istituto che sorgerà nella zona Torrino-Mezzocammino e precisamente in Viale Gianluigi Bonelli, altezza Largo Walter Molino, sono state illustrate tutte le caratteristiche che la renderanno il modello virtuoso sul quale progettare e riprogettare altre scuole romane.
Intanto potrà ospitare fino a 252 ragazzi e ad accoglierli al loro ingresso un Atrio che avrà anche una funzione di aula magna. Poi per le lezioni dinamiche, gli altri spazi interni saranno suddivisi in nove aule scolastiche da un massimo di 28 alunni ciascuna; quattro laboratori interni, una grande biblioteca, poi come norma tutti gli uffici amministrativi e le aula insegnanti e i locali tecnici per l’impiantistica e per deposito, ma anche e non così banale una grande palestra di 630 mq e un laboratorio musicale che sarà anche uno spazio per attività integrative parascolastiche di circa 170 mq.
Per le aree esterne oltre all’aspetto sicurezza che le vedrà libere e non carrabili, sono stati pensati ampi spazi a disposizione delle attività scolastiche ed extra-scolastiche anche disponibili ad esposizioni artistiche e con zone lettura, delineate con panchine illuminate connesse a Internet.
Ecco come verranno garantiti Il risparmio energetico e idrico
Il segreto del successo di questa scuola infine, punto di riferimento energetico della zona, sarà poi la copertura oltre ai pannelli solari termici anche di 192 kWp di pannelli fotovoltaici con un parco batterie da 104 kWh, in grado di produrre energia pulita, con la logica dello “scambio sul posto”, e cioè della cessione dell’energia in rete, che sarà in grado di da ammortizzare l’importo di realizzazione una decina di anni al massimo.
Dulcis in fundo poi, l’impianto geotermico per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici e naturalmente la produzione di acqua calda sanitaria. Ed anche per quanto riguarda l’acqua, il risparmio idrico è assicurato grazie a sistemi di approvvigionamento delle acque meteoriche. Mentre il risparmio di energia termica ed elettrica, sarà garantito con sistemi di coibentazione dell’edificio.