L’adesione allo sciopero del trasporto pubblico locale ha coinvolto nella capitale meno di due dipendenti su dieci
L’adesione dei dipendenti Atac e Tpl allo sciopero nazionale di 24 ore proclamato per oggi, venerdì 20 ottobre, si è fermata, intorno a metà mattinata al 17,9 per cento. I servizi gestiti dalla società di trasporti, sia sulle linee di superficie che hanno registrato solo alcuni ritardi o soppressioni di corse, sia per quanto riguarda tram e bus, sono state sostanzialmente regolari. Stesso andamento per tre linee metropolitane gestite dalla municipalizzata capitolina. Corse praticamente regolari fatti salvi i cronici ritardi anche sulla linea ferroviaria Roma Lido che, come è noto, opera sotto l’egida di Cotral.
Nel complesso la sospensione dal lavoro, promossa da una buona parte delle sigle aderenti ai sindacati di base: Cub, Sgb, Sì Cobas, Adl Cobas e la Confederazione Sindacale Usi, tra l’altro, contro il mancato adeguamento dei salari al tasso d’inflazione, non ha provocato disagi tangibili sugli spostamenti dei pendolari neppure negli orari a rischio compresi tra le 8,30 e le 17.00, con una fascia di garanzia inclusa tra le 17.00 e le 20.00 e un nuovo stop al movimento dei mezzi pubblici dalle 20.00 sino a fine servizio.
Anche durante le ore di sciopero, infatti, le linee metro A, B, B1 e C sono rimaste sempre aperte, con la sola eccezione della stazione di Furio Camillo chiusa intorno alle 9.15 e poi riaperta. Servizio regolare anche sulla metro ferrovia gestita da Atac che unisce Centocelle a Termini laziali transitando per le stazioni di Balzani, Berardo, Tor Pignattara, Filarete, Alessi Villini, Santa elena, Ponte Casilino, Porta Maggiore e Santa Bibiana.
A fare le spese delle agitazioni sono state, invece, le persone diversamente abili o con difficoltà di deambulazione perché in tutte le stazioni delle linee metropolitane non è stato garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale.
Va ricordato, inoltre, che le norme sulla disciplina degli scioperi nei servizi pubblici essenziali impongono che le corse avviate prima dell’inizio della protesta devono essere comunque portate a destinazione e che il personale che deve assicurarle ha l’obbligo di presentarsi presso depositi e stazioni con adeguato anticipo. Nel caso di Atac i conducenti dei tram, per esempio, debbono essere a diposizione dell’azienda già 30 o 50 minuti prima di entrare in esercizio, mentre per il personale delle metropolitane dai 30 ai 90 minuti precedenti la conclusione dello sciopero e dell’inizio delle fasce di garanzia.
Per aggiornamenti in tempo reale sul traffico e ricevere ulteriori informazioni vi ricordiamo il nostro servizio in collaborazione con Astral in questa pagina.