Ecco cosa bisogna sapere
Come ogni anno con l’arrivo del freddo, nelle case degli italiani si pensa all’accensione del riscaldamento. Nelle abitazioni su tutto il territorio nazionale è regolata da una serie di misure che variano a seconda della zona di riferimento. Nell’articolo date e orari aggiornati zona per zona.
L’estate sta finendo recita una famosissima canzone dei Righeira degli anni ’80. L’autunno, anche se in netto ritardo rispetto alle previsioni, è arrivato e il sole comincia a fare capolino tra le nuvole. L’arrivo del freddo combacia anche con l’avvio della stagione termica, tradizionalmente racchiusa tra il 15 ottobre e il 15 aprile. In questo periodo è possibile accendere gli impianti di riscaldamento nelle abitazioni su tutto il territorio nazionale in base a una serie di misure che variano a seconda della zona di riferimento.
Se lo scorso autunno ci siamo basati sul decreto Cingolani, da quest’anno si ritorna alla vecchia normativa. Il calendario dei riscaldamenti farà riferimento al Dpr 412/1993. Tale regolamento stabilisce quando si possono accendere i termosifoni, le modalità di accensione, quante ore possono rimanere accesi e qual è la loro data di spegnimento.
In ogni caso l’ultima parola sulle date di accensione spetta al Sindaco delle singole città che, dopo una valutazione delle condizioni meteorologiche in atto, può decidere se anticipare o posticipare l’accensione.
Nel Comune di Milano per esempio il Sindaco ha firmato l’ordinanza che posticipa l’accensione dei riscaldamenti a domenica 22 ottobre 2023 (e non il 15). La decisione è dipesa dalle temperature attuali che risultano ancora sopra la media. Lo stesso ha fatto il Comune di Bologna.
A partire dal 2022-2023 è stata decisa una diminuzione delle ore e del periodo complessivo di attività dei termosifoni per calmierare e contenere i costi del gas. Ecco il calendario per ogni fascia climatica
Zona climatica A: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Zona climatica B: Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Crotone.
Zona climatica C: Cagliari, Caserta, Imperia, Latina, Bari, Benevento, Cosenza, Lecce, Brindisi, Catanzaro, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
Zona climatica D: Ancona, Ascoli Piceno, Genova, La Spezia, Savona, Pistoia, Prato, Roma, Forlì, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Siena, Terni, Pescara, Teramo, Vibo Valentia, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro.
Zona climatica E: Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila, Potenza.