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Ostia, il film “Casotto” riprende vita allo Sporting Beach

Casotto si snoderà nelle cabine dello stabilimento balneare di Ostia: i giorni e gli orari in cui sarà visitabile

Sarà un fine settimana all’insegna dell’arte contemporanea e del cinema, quello in programma ad Ostia. Nell’ambito della rassegna Cabine d’Artista l’appuntamento è infatti con la mostra Casotto, ispirata all’omonimo film di Sergio Citti.

Il regista, che viveva sul litorale, aveva scelto Ostia come set per girare questo suo lavoro.

Casotto si snoderà nelle cabine dello stabilimento balneare di Ostia: questi i giorni e gli orari in cui sarà visitabile

Ad ospitare la mostra Casotto sarà lo Sporting Beach, che rinnova la collaborazione con Contemporary Cluster per una nuova edizione di Cabine d’Artista. Più precisamente si tratta della terza edizione e il protagonista sarà Leonardo Crudi, un artista che reinterpreta in questa mostra personaggi e scene cult del film.

La mostra sarà visitabile nella giornata di sabato 21 ottobre dalle 12 alle 20 e domenica 22 ottobre dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito.  

A stagione estiva terminata lo Sporting Beach mette quindi a disposizione le sue cabine per l’allestimento di questo percorso, che spazia tra arte contemporanea e cinema, e che si snoda attraverso la lettura personale del tema scelto.

Il film di Citti, del 1977, era ambientato in una cabina sul litorale di Ostia. Toni grotteschi e surreali caratterizzano la scena all’interno della quale si muovono vari personaggi, tra cui spiccano Ugo Tognazzi, Gigi Proietti, Mariangela Melato, Franco Citti e una giovanissima, praticamente bambina, Jodie Foster.

Il casotto è una cabina ma è anche un gran caos con le storie dei personaggi che si intrecciano e raccontano uno spaccato della vita del tempo. E colpisce l’occhio la rielaborazione proposta da Crudi delle atmosfere e delle immagini del film.

Ci sono le  passioni di un artista autodidatta tra estetica sovietica e cinema d’avanguardia, Costruttivismo e Futurismo russo. Ci sono gli elementi geometrici, i graffiti, il neorealismo. Un mix di figure e di colori, in cui si inseriscono i personaggi, i loro volti e, soprattutto, le loro espressioni.

Da come si può ben capire Crudi si ispira, in questa personale, a Casotto. Poi va oltre, sperimenta e ci regala un sogno che è quello dell’immaginazione e dell’attenzione ai dettagli. Osservando le figure, infatti, la loro composizione articolata e semplice al tempo stesso, porta l’occhio a soffermarsi sui particolari da cogliere spingendo il visitatore, prima ad uno sguardo d’insieme, e poi a sezionare l’opera per coglierne tutte le sfumature possibili.