Biblioteca Joyce Lussu, consegnata ai cittadini la struttura polifunzionale a due passi dal'Università Roma Tre: giorni, orari e servizi della biblioteca
Una nuova Biblioteca è ufficialmente nata nella zona Sud della Capitale, nel segno della cultura, della libertà e della giustizia, i valori che hanno dato vita al percorso intellettuale e politico della scrittrice e poetessa partigiana Joyce Lussu, a cui è stata intitolata la struttura.
Oggi è avvenuta la consegna degli spazi polifunzionali alla cittadinanza, dopo i lunghi lavori partiti prima della pandemia in via Costantino, nel quartiere San Paolo, a due passi dall’Università Roma Tre. Una vicinanza all’Ateneo che ha ispirato la mission di questo bell’avamposto pubblico della cultura, pensato soprattutto per i giovanissimi.
Da oggi sarà il volto di Joyce Lussu, la scrittrice, poetessa e traduttrice partigiana a cui è stata intitolata la nuova Biblioteca nel quartiere San Paolo, ad accogliere per primo l’ingresso degli studenti e dei cittadini di ogni età, nella nuova struttura polifunzionale, che si aggiunge nella Capitale, all’elenco dei luoghi del cuore e spazi della cultura pubblici, dove poter leggere, studiare e fare ogni tipo di ricerca gratuitamente.
La nuova biblioteca già vanto del quartiere, ha infatti una raccolta di oltre 6mila volumi, che i cittadini potranno chiedere in prestito o consultare sul posto, potendo usufruire di spazi di lettura e di studio su un’estensione di oltre 400 metri quadri.
Uno spazio davvero unico tutto su un piano e a livello strada, frutto dello straordinario intervento di rigenerazione urbana di un complesso residenziale, che oltre allo spazio biblioteca si completa anche con servizi sportivi.
I volumi spaziano dalla narrativa alla saggistica, con una particolare attenzione alla politica e alla storia del ‘900, e una sezione è anche dedicata alle Graphic Novel, ai fumetti e alla letteratura. Tantissimi i testi per i più piccoli in una raccolta di testi collegata al progetto “Nati per leggere”, e quelli dell’area libri dedicati agli adolescenti.
Già da oggi il nuovo spazio culturale sostenuto dalle associazioni e dai comitati di quartiere, accoglierà gli utenti dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 14.00.
La biblioteca Joyce Lussu, che ha attinto a parte dei fondi collegati alle biblioteche del Pnrr, e richiesti per opere di ampliamento, ristrutturazione e anche apertura di altre 20 nuove strutture in più rispetto alle 40 già esistenti nella Capitale, si presenta come un centro polifunzionale, con una sala studio di circa 50 posti a sedere di cui 30 su tavoli attrezzati; e una sala bambine, bambini, ragazze e ragazzi.
Nell’area accoglienza sono presenti ben due postazioni per le richieste del pubblico, una postazione per la consultazione del catalogo online, una per l’autoprestito e una per gli hublet, il servizio che consente l’accesso intuitivo e immediato a una vasta gamma di contenuti digitali. Tra i servizi anche il Pim (servizio di prestito intersistemico, che consente di prenotare online e ricevere in loco tutti i titoli presenti sul catalogo delle Biblioteche di Roma).
Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, coniugata Belluigi e poi Lussu, e più nota come Joyce Lussu, nata a Firenze e trasferitasi a Roma, dov’è morta il 4 novembre del 1998, è stata un’intellettuale femminista e partigiana.
Ed è alla sua vita, passata tra l’impegno per nella scrittura e la lotta antifascista che la cultura di Roma Capitale ha deciso di intitolare la struttura inaugurata oggi, che è anche la quarta biblioteca nel quadrante di Roma Sud.
“Joyce Lussu – si legga nella nota di Biblioteche -, sorella dello storico e antifascista Max Salvadori e moglie in seconde nozze del politico e scrittore Emilio Lussu, è stata una figura emblematica della cultura scrittrice e poetessa, traduttrice, partigiana era entrata nelle brigate “Giustizia e Libertà” ne divenne capitano, e fu decorata con la medaglia d’argento al valore militare”.
La scrittrice anche oggi è stata poi ricordata per il suo grande impegno con gli studenti e nelle scuole per la conoscenza della storia e di tutte le storie “altre’” che non vanno perse per la conoscenza e comprensione della verità.