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Ostia, maxi operazione antidroga: 15 misure cautelari. Vendevano fino a 150 dosi al giorno (VIDEO)

I carabinieri hanno intercettato i nascondigli della droga: cocaina, crack e hashish erano occultati persino nella tromba dell'ascensore

Un elicottero che coordinava dall’alto l’intervento di un centinaio di uomini assistiti anche dalle unità cinofile. Sveglia con un blitz dei carabinieri ai Lotti delle case popolari di via Vasco de Gama a Ostia. La maxi operazione antidroga dei militari ha prodotto il sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti e l’applicazione di 15 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti accusati di detenzione ai fini dello spaccio di hashish, cocaina, marijuana e crack.

I carabinieri hanno intercettato i nascondigli della droga: cocaina, crack e hashish erano occultati persino nella tromba dell’ascensore

Da diverso tempo gli investigatori dei carabinieri di Ostia monitoravano il viavai di tossicodipendenti presso i lotti delle case popolari che si distendono tra via della Paranzella, via Vasco de Gama, via dei Bragozzi e via delle Sirene. Un’attività investigativa non facile, considerate le innumerevoli vie di fuga e le mille possibilità di nascondere gli stupefacenti. I militari, infatti, al momento dell’azione hanno rinvenuto la droga occultata tra ascensori, cantine e mansarde.

Documentata una media di circa 150 gli episodi giornalieri di cessione di sostanze stupefacenti, per un incasso giornaliero di 3mila euro.

L’ordinanza sottoscritta dal Giudice per le indagini preliminari della Procura di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone, tra i 22 e i 62 anni, per altre cinque sono stati disposti gli arresti domiciliari, per quattro autorizzato il divieto di dimora. Sono tutti gravemente indiziati del reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti continuata in concorso.

Le indagini hanno permesso di individuare un’organizzazione criminale strutturata, con 12 persone arrestate dai militari in flagranza di reato, che ricoprivano vari ruoli, pusher o vedette. I carabinieri hanno anche accertato che questi ruoli avevano una chiara suddivisione (“palo” e “vedetta” e “cavallino”, ovvero il corriere dello stupefacente). Si tratta di persone fidelizzate, retribuite con una paga fissa o con altri “benefit”, come pranzo o cena pagata ma anche la possibilità di alloggiare in una mansarda/cantina del comprensorio dei “lotti”.

Il dominus della piazza di spaccio è stato individuato in un quarantenne già noto alle forze dell’ordine.

Tra le persone raggiunte dalle misure cautelari anche due donna incinta, tra cui una 35enne italiana: nonostante la loro condizione, sono state sorprese a spacciare droga.

I procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.