C’è chi preferirebbe che i fondi destinati al nuovo percorso venissero utilizzati per una pista ciclabile tra Ostia e il comune tirrenico
Mentre la ditta incaricata di realizzare altri 2,5 km di tracciato per una nuova pista ciclabile con i fondi stanziati dalla Città Metropolitana di Roma ha iniziato a delineare il percorso di pavimentazione che consentirà di spingere un po’ più avanti l’itinerario che, da Fiumicino si dirige verso la città, è già polemica tra i bikers e l’amministrazione locale. I lavori prevedono la costruzione di un tratto lungo circa 2,5 km destinato ad aggiungersi a quello che, dalla via Portuense, costeggiando l’argine del Tevere e l’Episcopio di Porto arriva sino alla prima zona di Parco Leonardo. Un’progetto che, tuttavia, molti appassionati delle due ruote trovano discutibile.
Con uno stanziamento complessivo di 1,5 mln di euro la pista ciclabile per chi proviene dal mare oltrepasserà l’area di commercity di Parco Leonardo dando ai suoi frequentatori il vantaggio di un ampliamento del percorso attrezzato. Ma non tutti i bikers che hanno appreso della notizia l’hanno accolta positivamente.
C’è chi si domanda, per esempio perché, invece di concentrare risorse su un percorso che, sebbene sterrato già consente di raggiungere il mare partendo dall’abitato di Labaro a Prima Porta, non si privilegi la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento tra Ostia, Fiumicino e l’Aeroporto Internazionale di Fiumicino dove si spostano ogni giorno migliaia di conducenti costretti a inenarrabili attese a causa della strozzatura rappresentata dal Ponte della Scafa.
Per qualcuno la costruzione di una ciclabile tra le due aree abitate divise dal canale non navigabile del Tevere sarebbe la panacea perché con una biciletta elettrica basterebbero quindici venti minuiti per coprire l’intero tragitto. Una soluzione che probabilmente consentirebbe di alleggerire, e non di poco, il congestionato traffico di zona.
C’è infatti anche chi si domanda se il milione e mezzo di euro di risorse pubbliche stanziate per il nuovo tratti di pista ciclabile verso commercity siano effettivamente ben spesi e soprattutto proporzionati rispetto alla lunghezza coperta. Per altri ci sono altre incognite legate al nuovo tracciato in particolare per quanto riguarda il tratto incluso tra la Fattoria Corsetti e Parco Leonardo, dove la costruzione di un ponte ciclabile, eviterebbe a tanti ciclisti e camminatori di dover scendere all’altezza dell’argine per passare oltre.
Ma a fare la differenza non sono soltanto gli interventi di ampliamento decisi dalla pubblica amministrazione e che hanno consentito di portare a circa 30 i km di pista ciclabile già sistemati perché, per esempio, il percorso della Regina Ciclarum che parte dalle campagne di Prima Porta sino al mare di Fiumicino in molte parti è reso agibile dai volontari che si occupano di bonificare le zone che costeggiano il biondo fiume.
I quattro tratti della “Regina Ciclarum”, lunga in tutto 55 km e soprannominati “le terre del nord”, la “città eterna”, “i campi elisi” sino alla “via del Mare” sono in ogni caso un affascinante percorso transitabile non solo dalle mountain bike, ma anche da più semplici bici da città lungo un itinerario che consente di ammirare e di visitare anche aree archeologiche adiacenti all’asse della via Portuense Porti imperiali di Claudio e Traiano.
Il nuovo tratto ricadrà, inoltre, nel piano della “Ciclovia Tirrenica” che spinge da Ventimiglia sino a Latina per una lunghezza totale di 759 km.
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