Un evento eccezionale ma al tempo stesso previsto ha messo in ginocchio la cittadina dove in due ore è caduta la pioggia di un mese
Bomba d’acqua o temporale di eccezionale potenza? Sono in molti a chiedersi l’effettiva entità della pioggia caduta oggi, lunedì 16 ottobre tra le ore 12.00 e le ore 15.00 sul litorale romano e su parte del territorio del X municipio. La spiaggia libera di piazzale Magellano sembra un’area appena bombardata da un’incursione aerea ed è altrettanto certo che l’acqua, piovuta in abbondanza, si sia trasformata in un torrente d’acqua che ha scavato, distruggendolo il marciapiede, portando via la sabbia e lasciando dietro di sé un panorama fatto di desolazione e degrado.
I dati provvisori rilevati dalle centraline posizionate sul litorale evidenziano che, quello di oggi è stato “evento eccezionale per il litorale” e, allora ci sono residenti che si chiedono come mai, in un’occasione tanto prevista quanto dirompente, la Regione Lazio non si sia organizzata per lanciare una notifica sull’imminente arrivo della perturbazione.
Ma è bene andare con ordine. Soffermandosi, innanzitutto, sui dati rilevati dal pluviometro situato a Ostia in via delle Baleniere dove l’asticella si è fermata a quota 177mm di acqua caduta nei sessanta infernali minuti dell’evento. Per poter avere un’idea più concreta è come se, in quell’arco temporale così circoscritto, sul litorale si fossero riversati almeno 50mm in più dei 122 normalmente registrati in tutto il mese di ottobre.
Una quantità di pioggia notevole dunque se si considera che le precipitazioni medie annue sul territorio lidense si attestano tra i 700 e i 750 mm. Un evento eccezionale, ma sicuramente lontano dalle immagini catastrofiche cui siamo ormai abituati assistendo a eventi tropicali che hanno sferzato, anche durante l’inizio dell’estate appena conclusa, diverse regioni d’Italia facendo seri danni.
Ma a Ostia è sempre così. Come tutti gli anni le piogge d’autunno sembra che non se le aspetti nessuno e men che meno i rappresentanti istituzionali e gli addetti agli uffici preposti. A denunciare le lacune che, puntualmente, caratterizzano l’operato dell’amministrazione locale è stato, tra gli altri, il presidente dell’associazione Ostia Imprese e professioni, Giorgio Gastaldi, a nome di tutti i negozianti duramente colpiti da un “uno due” che ha invaso a catinelle i loro esercizi e, a causa della protratta mancanza di elettricità, ha impedito la messa in funzione di pompe e idrovore (leggi qui).
Tanti altri residenti si chiedono, tuttavia, che fine abbia fatto il sistema di allerta nazionale IT Alert, testato anche nella Regione Lazio il 25 settembre scorso (leggi qui).
Molti ricorderanno l’arrivo di una vibrazione e di un segnale gratuito e anonimo sul proprio smartphone oltre che diverso da tutte le altre notifiche che riceviamo abitualmente sui nostri cellulari.
Si è trattato di un test, naturalmente, e va in modo obbiettivo aggiunto che il dispositivo di allarme riguarda eventi di proporzioni ben più gravi di quelle del nubifragio che ha colpito oggi il litorale. Vale a dire l’arrivo di terremoti, maremoti, attività vulcaniche, e altre catastrofi simili.
Non è, tuttavia, peregrino domandarsi perché mai un sistema già operativo e capace di raggiungere qualsiasi persona che sia collegata alle celle dei ponti radio presenti nel Lazio non possa essere utilizzato anche per avvertire la popolazione dell’arrivo di perturbazioni annunciate, come il ciclone che ha colpito Ostia questo pomeriggio.
La dimostrazione che si è trattato di un evento capace di concentrarsi con perizia quasi chirurgica sul Lido e sull’entroterra del X municipio è ulteriormente suffragata dal fatto che, nelle stesse due ore, a Fiumicino Isola Sacra sono caduti 120 millimetri di pioggia che non hanno sortito effetti particolari.
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