Il ricordo di Lorenzo Moi viaggia ora anche sulla variopinta immaginazione di una porta aperta sull’infinito
Si sono dati il cambio in moltissimi per realizzare il progetto patrocinato dal X Municipio di dipingere, in riva al mare di Ostia Levante, un murale in ricordo di Lorenzo Moi, il giovane 21enne di Casal Palocco morto all’inizio di quest’anno investito da un autobus Atac sulla via del Mare. L’idea di realizzare il grande dipinto inaugurato oggi, sabato 30 settembre, sulla spiaggia Spqr, anche grazie alla disponibilità del suo gestore risale agli inizi del mese scorso ed è stata seguita con intenso affetto e partecipazione anche dalla mamma e dal papà di Lollo insieme ai familiari più stretti.
In un periodo in cui si fanno pesantissimi bilanci sui numerosi incidenti stradali mortali provocati a causa dall’investimento di pedoni e che in questi giorni hanno toccato, a Roma, la cifra record di 58 decessi dall’inizio dell’anno, un grande dipinto nato come spazio di riflessione e aggregazione rivolto a chiunque può essere di stimolo per prendere coscienza dei grandi pericoli insiti nel caotico traffico della capitale. E forse anche per sollecitare le istituzioni competenti a intensificare l’adozione di misure di sicurezza sempre più efficaci per prevenire che la scia di sangue versata anche da tanti giovani si allunghi ancora.
“Io sarò con te ovunque andrai, i miei occhi mi seguiranno in ogni luogo, in ogni sentimento d’amore puro ti ritroverò ancora” hanno scritto in un post i genitori di Lorenzo, presenti anche loro alla presentazione del murale dipinto su una lunga parete. Colori variopinti, un grande sole al centro del quale si apre una porta chiusa sull’infinito. Un modo per cercare di trovare un senso, almeno mistico, al tragico evento in cui Lorenzo perse la vita travolto da un bus diretto verso il lido.
Le circostanze di quella morte sollevarono molti interrogativi, ma il murale sottolinea una volta di più che è arrivato il momento della riflessione e quello della memoria che fanno ora da trampolino verso una nuova dimensione del ricordo.
Il caso di Lollo era stato, da subito, un caso particolarmente doloroso. Le indagini non hanno permesso di capire sino in fondo i motivi per cui, circa tre ore prima di essere investitosi, il giovane si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia in preda a un forte stato di agitazione, per poi dirigersi verso la via del Mare che si trova a circa due chilometri di distanza e in direzione esattamente opposta a quella del quartiere residenziale dell’entroterra lidense dove Lorenzo abitava con la famiglia. L’evento provocò anche un forte choc al conducente del mezzo che risultò poi negativo ai test tossicologici su alcool e altre sostanze proibite alla guida (leggi qui).
In quel murale che apre all’immaginazione di chiunque il compito di attribuire un significato a quell’uscio aperto sull’infinito è racchiuso il desiderio di fare in modo che anche la prematura scomparsa di Lorenzo abbia un significato. Quello di chiunque voglia fermarsi per donare qualche istante del proprio tempo al suo ricordo.
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