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Ostia, chiudono i chioschi ai Cancelli della spiaggia libera di Castelporziano: fine di un’epoca?

Sulla questione è tornato LaBur nel giorno della scadenza della convenzione

Cosa accadrà ai chioschi di Castelporziano con la fine della stagione balneare?

La vicenda, quanto mai intricata e ancora non risolta, arriva da un periodo molto difficile, tra sequestri e chiusure, a cui è seguita l’apertura delle strutture a stagione inoltrata.

Sulla questione è tornato LaBur nel giorno della scadenza della convenzione

Sulla questione del futuro dei chioschi è tornato LaBur, laboratorio di urbanistica, nel giorno della scadenza della convenzione, fissata al 30 settembre.

Sulla propria pagina Facebook LaBur ha scritto un post sul percorso che potrebbe prendere in futuro la vicenda.  “Che fine faranno i chioschi di Castelporziano? Terminata l’emergenza della disastrosa stagione balneare 2023, tutto torna nelle mani della Procura di Roma. 3 su 5 non risultano secondo la Capitaneria in area demaniale. Se tutto procederà come si deve (per legge) i chioschi potranno tornare a nuova vita, impiegati per fornire servizi di ristorazione ma non quelli di balneazione, in carico esclusivo (in quanto concessionario) al Comune di Roma ed in particolare all’attuale presidente del Municipio Roma X, Mario Falconi, al quale è intestata la concessione”.

Si era partiti con un inizio quanto mai amaro di stagione. Una vicenda complicata che, nel corso dell’estate, ha assunto varie sfumature.

Oggi si chiude una fase e se ne apre un’altra.

Il 30 settembre – scrive LaBur– scadrà la nuova convenzione, stipulata il 27 luglio 2023, tra il Comune di Roma e i titolari delle licenze commerciali esercitate presso i 5 chioschi lungo i quasi 2 km della spiaggia di pubblica fruizione di Castelporziano. I chioschi sono di fatto ancora interessati da un procedimento penale presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma per occupazione senza titolo di area demaniale dal 2015 al 2021 (ex art.1161 Codice della Navigazione). Una complessa vicenda sorta all’interno della Convenzione ‘madre’ tra il Comune di Roma e la Presidenza della Repubblica che ha consentito, dal 1965, l’apertura della spiaggia ai Romani, una spiaggia che però è dello Stato e non della Presidenza (che la ha solo in ‘dotazione’) e che pertanto ricade sotto la competenza dell’Agenzia del Demanio e della Capitaneria di porto di Roma“.

Lo scorso luglio il Municipio aveva annunciato la sottoscrizione ufficiale della convenzione con gli affidatari dei 5 chioschi per le attività di ristoro nelle spiagge libere di Castelporziano, stipulata per assicurare la pubblica fruizione per finalità balneari e l’esercizio delle attività strettamente funzionali alla destinazione pubblica delle aree, annunciando una procedura di evidenza pubblica dopo la scadenza dell’accordo, al 30 settembre.

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