Una sessantina di pini dei 1600 esistenti all’interno del quartiere di Casal Palocco saranno sostituiti con piante ad alto fusto per consentire l’avvio dei lavori di rifacimento di oltre 12 chilometri di strade all’interno del quartiere residenziale del X Municipio. Una prospettiva allettante mentre chiudono altre strade diventate impraticabili perchè deformate dalle radici degli alberi.
Accelera l’iter per l’avvio dei cantieri per rifare le strade con soluzioni ad hoc per il destino di una sessantina di pini
Parola di Fabio Pulidori, presidente del Consorzio locale che, da oltre quattro anni, sta seguendo l’iter amministrativo avviato dall’amministrazione capitolina per procedere alla stesura di nuovo asfalto sui due anelli interni di viale Gorgia di Leontini e di via Alessandro Magno. Direttrici su cui si affacciano, numerosissimi, anche gli alberi dal grande ombrello ma che, a differenza del verde affidato in gestione ai residenti consorziati sono di proprietà del Comune di Roma Capitale.
La vicenda dei pini di Casal Palocco, come di quelli dell’Infernetto e di altre zone verdi di Roma tra le quali via Ravera al quartiere Ottavia e più di recente Villa Ada (leggi qui), è, tra l’altro, al centro di una querelle con alcune associazioni ambientaliste, a partire da Italia Nostra che hanno chiesto all’amministrazione di poter accedere agli atti del complesso iter che precede l’apertura dei cantieri. L’intenzione è di verificare se ci fossero alternative all’abbattimento degli alberi a rischio di sostituzione.
Nel caso del quartiere residenziale di Casal Palocco, assicura Pulidori “gli uffici del dipartimento e quelli del X Municipio hanno attentamente vagliato la situazione di quegli alberi che, essendo troppo vicini alla strada, dovranno essere necessariamente sostituiti perché per poter rifare la pavimentazione su cui ci sono cunette che si alzano per decine di centimetri dal livello stradale sarà inevitabile scavare fino a quaranta centimetri di profondità per stendere il massetto sottostante. Rasare le radici e lasciare lì i pini -spiega Pulidori– significa esporli all’inevitabile rischio di crolli sia per chi lavorerà sul cantiere, sia per chi transita sulle vie interessate dagli interventi di rifacimento. Parliamo di piante di cui il Consorzio si è fatto carico a suo tempo spendendo decine di migliaia di euro per salvarle dai parassiti, come la cocciniglia tartaruga ed evitando la moria che, per esempio, ha invece condannato all’estinzione di quasi 500 alberi solo su via di Castel Porziano alle porte di Ostia. Purtroppo una sessantina delle 1600 specie di pinus pinea che vanno ad aggiungersi ad altri 6000 tipi di piante ad alto fusto non potranno essere risparmiati. Si tratta anche di trovare un giusto equilibrio tra le risorse e quindi i costi relativi al rifacimento delle strade e i benefici che i residenti ne potranno trarre”.
L’iter per l’avvio dei lavori sembra dunque essere giunto ai nastri di partenza. Sul piatto ci sono quattro milioni di euro che serviranno anche a gestire il capitolo alberi su cui alcune associazioni ambientaliste hanno già dichiarato battaglia, preannunciando la presentazione di querele e atti di diffida (leggi qui).
E intanto il X Municipio chiude una delle strade di accesso al quartiere
La situazione in cui versano ormai da tempo le strade di Casal Palocco è sfociata, proprio oggi, nella chiusura di via Demostene disposta dal X Municipio, con la sola esclusione dell’accesso per i residenti, a causa della pericolosità degli avvallamenti creati dalle radici. Si tratta, tra l’altro, di una delle poche strade perpendicolari di accesso dalla via Cristoforo Colombo all’interno del quartiere. “E’ stata una brutta sorpresa – ammette Pulidori– ci possiamo solo aspettare che, chiusura dopo chiusura, rimarremo prigionieri del nostro quartiere ma sono convinto e ottimista del fatto che, ormai si intravede la luce alla fine del tunnel. La gara d’appalto per rifare viale Gorgia di Leontini e via Alessandro Magno è stata formalizzata, non c’è stata alcuna scorciatoia istituzionale e tutti i passaggi sono stati espletati anche facendo ricorso alle perizie degli agronomi come chiunque può verificare esercitando i diritti previsti dalla normativa in materia di trasparenza amministrativa”.
Dopo le ultime due riunioni di confronto con tutte le parti in causa, inclusi i rappresentanti delle associazioni di tutela del patrimonio arboreo, convocate dagli uffici del X Municipio nell’ambito di una riunione ad hoc della Commissione consiliare Trasparenza e Garanzia, tenutasi nei giorni scorsi e di quella odierna, giovedì 28 settembre, svoltasi in Commissione ambiente, si attende la formalizzazione dell’ultimo passaggio prima che le ruspe entrino in funzione. La pubblicazione di un avviso pubblico alla cittadinanza come previsto dallo stesso Regolamento del verde del comune di Roma Capitale.
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