Queste le motivazioni che hanno scatenato l'allarme su una struttura fondamentale per le prevenzione del tumore
Che fine farà il centro per la prevenzione del tumore al seno di corso Vittorio Emanuele? A porre questa domanda è Stella Zaso, coordinatrice di Cittadinanzattiva, che lancia l’allarme su una possibile chiusura.
A seguito di segnalazioni, infatti, l’associazione si sta muovendo per verificare che venga scongiurato questo rischio.
“Stiamo andando verso la chiusura del centro per la prevenzione del tumore al seno di corso Vittorio Emanuele. Nel nuovo piano aziendale non comparirebbe il centro di senologia di Palazzo Baleani, sede distaccata del Policlinico Umberto I”, scrive Stella Zaso, che spiega anche le motivazioni che hanno originato queste preoccupazioni.
“A fine luglio –racconta – è andata in pensione un’oncologa. Nel centro di senologia è rimasta solo la responsabile, la professoressa Maria Luisa Basile, e un radiologo: ma senza la presenza in organico di due oncologi la struttura è destinata a chiudere. Palazzo Baleani è sempre stato un punto di riferimento importante per la salute delle donne, funziona come una sorta di pronto soccorso: l’accesso è libero per chi manifesta dei sintomi, non servono prenotazioni e non ci sono liste di attesa”.
La coordinatrice di Cittadinanzattiva sta provando, proprio in queste ore, ad avere ulteriori delucidazioni, nella speranza che l’allarme lanciato possa rientrare e che il futuro di questo luogo sia quello di restare aperto.
Nel frattempo, chiede la massima condivisione del post proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica così importante.
“Chi può condivida…..non mi aspetto che lo facciano solo le DONNE…..non mi aspetto che lo facciano solo le persone colpite da tumori di qualsiasi tipo……mi aspetto che tutti condividano affinché si sappia che un’ eccellenza conosciuta in tutta Italia, un pronto soccorso oncologico dove ogni donna può andare senza appuntamento e senza alcuna prenotazione ed essere visitata e diagnosticata in giornata, una struttura che, grazie alla tempestività della diagnosi, ha salvato centinaia di vite……vogliono chiuderlo”.
In una nota successiva alle preoccupazioni sollevate dal movimento di difesa dei malati, viene sottolineato che “il segretario regionale di Cittadinanzattiva ha preso contatto con il Direttore generale dell’Umberto l ed ha avuto rassicurazioni che il Centro continua ad operare come da delibera regionale“.