La rottura di una condotta nella zona di Fiumicino fa scattare l’allarme anche in Comune, la rete idrica è fatiscente e richiede interventi rapidi
Una condotta fatiscente, o forse la rottura di una sezione dell’acquedotto dell’Agro Romano che eroga il la distribuzione dell’acqua anche nel Comune di Fiumicino. Da questo pomeriggio, nella zona di Testa di Lepre lungo il terrapieno contiguo a via della Tragliata all’altezza dell’incrocio con via Uberto Pedroli si è alzata un’alta colonna d’acqua che ha completamente allagato la strada costringendo i veicoli in transito a prestare molta attenzione per evitare sbandamenti e improvvise perdite di aderenza delle gomme sull’asfalto. L’annuncio di quanto stava accadendo è stato dato con una ripresa video, dal vicesindaco nonché assessore alla mobilità del comune tirrenico, Giovanna Onorati.
Sul posto stanno intervenendo i mezzi di Acea Ato 2 e quelli dell’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo, l‘Innovazione e l’Agricoltura del Lazio per verificare le cause della perdita e metterla in sicurezza.
La rete idrica di Fiumicino, così come quella che serve tantissime località della regione e la stessa città di Roma è, in diverse parti, ormai fatiscente e necessita di una fitta serie di riparazioni destinate ad assorbire importanti stanziamenti di risorse oltre che di una programmazione di lungo periodo per renderla di nuovo efficiente.
“Si tratta di un problema di lunga data -afferma Giovanna Onorati– che l’attuale amministrazione eredita dal passato ma che stiamo cercando di fronteggiare con una serie di incontri cui stanno prendendo parte gli attori direttamente chiamati in causa per affrontarlo, vale a dire l’Acea ma anche l’Arsial che ha ereditato le competenze relative alla gestione dell’acquedotto dell’Agro Romano dall’ente Maremma”.
L’obiettivo del comune di Fiumicino è di ricostruire una mappatura delle situazioni più critiche presenti sul territorio ma anche di riuscire a capire se, tra i fondi del piano triennale che Acea ha già a sua disposizione vi siano somme utilizzabili in tempi brevi per poi inserire all’interno del bilancio dell’ente locale ulteriori voci di spesa da destinare al programma di efficientamento della rete idrica. “L’acqua -conclude Onorati- è un bene prezioso e, alla luce degli ultimi cambiamenti climatici, non possiamo certo prenderci il lusso di sprecarne anche una sola goccia”.