I vigili del Gruppo Sapienza hanno smantellato oggi con l’ausilio di Ps e Ama un insediamento abusivo nella zona di piazza Bologna
Una vera e propria capanna dotata di coperture di fortuna e, all’interno, piena anche di masserizie e resti di cibo. Si trattava di un vero e proprio insediamento abusivo quello sgomberato, questa mattina, giovedì 14 settembre dagli agenti del Gruppo Sapienza della polizia locale di Roma Capitale con l’ausilio di volanti della squadra mobile e di un’unità dell’Ama, l’azienda municipalizzata per l’ambiente, intervenuta per la bonifica del luogo su cui la baracca, coperta da teli di plastica, era stata costruita.
L’insediamento abusivo si trovava, da diverso tempo, sotto al cavalcavia della Tangenziale est di piazzale delle Crociate in corrispondenza della stazione Tiburtina. Si è trattato della rimozione di uno dei molti alloggi di fortuna che i senza tetto prediligono erigere in vicinanza di luoghi dotati di infrastrutture di servizio come fontanelle e bagni pubblici.
Per effettuare lo sgombero è entrata in azione una task force eterogenea anche in previsione dell’eventualità che sul posto fossero presenti delle persone da allontanare. Ma le forze dell’ordine, una volta arrivate per entrare in azione, hanno constatato che all’interno dell’alloggio di fortuna non si trovava nessuno. A quel punto gli operatori ecologici dell’Ama hanno avviato le fasi di rimozione di quanto era stato ammassato sotto al tratto di Tangenziale occupato illecitamente.
Una volta recuperati i materiali utilizzati per sostenere la baracca gli uomini della municipalizzata si sono concentrati su alcune pentole, posate e contenitori vari per la conservazione del cibo e di altri oggetti da avviare a smaltimento.
L’iniziativa dell’amministrazione ha suscitato il plauso di diversi cittadini alcuni dei quali residenti in zona e che da tempo avevano sollecitato gli uffici competenti a darsi da fare per rimuovere una situazione di degrado ormai intollerabile.
Qualcuno, cantando vittoria, ha voluto immortalare in un video le immagini dell’intervento poi pubblicate su Facebook sottolineando come “finalmente qualcuno si fosse mosso per eliminare tantissimi accampamenti” che avevano finito per trasformare l’area in una tendopoli per senza tetto.