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Roma, se il sindaco diventa un editore e a che prezzo

Al sindaco non bastano uffici stampa e acquisto di spazi sulle diverse emittenti radio locali. Adesso si fa una newsletter digitale e una web tv

Mentre la città affoga tra immondizia, verde in abbandono, strade con le buche, metropolitane che collassano di continuo, nel Campidoglio c’è chi pensa all’editoria. Infatti, non bastasse la schiera di addetti stampa al suo servizio e a quello dei diversi assessori, il sindaco lancia anche un nuovo servizio di informazione con tanto di web tv.

Al sindaco non bastano uffici stampa e acquisto di spazi sulle diverse emittenti radio locali. Adesso si fa una newsletter digitale e una web tv

Da oggi, informa l’Ufficio stampa, appunto, “con la prima newsletter digitale e la nuova Web Tv, parte ufficialmente INFORoMA, il nuovo sistema di informazione multicanale che si affianca al già attivo notiziario radiofonico, che ogni mattina informa gli ascoltatori con le notizie del Campidoglio”. Praticamente ogni due settimane una newsletter digitale raggiungerà, per email, tutti i cittadini che hanno dato il consenso sul portale di Roma Capitale. Vale a dire che tutti coloro che sono costretti a usare il portale istituzionale per lavoro, riceveranno il pistolotto bisettimanale su come-siamo-bravi-e-belli-qui-in-Campidoglio.

Non bastasse il memento su lettera elettronica, il caro sindaco della Capitale ha voluto anche un canale Web TV: ogni settimana sarà trasmesso un video con notizie, approfondimenti, dirette di eventi e tutorial ad uso e consumo di romani e romane.

Ora, non si hanno notizie quanto questa operazione costerà alle casse pubbliche. Nè si è mai definito pubblicamente quanti sono i giornalisti che lavorano sparsi nei diversi uffici stampa del Campidoglio al servizio del sindaco, della presidente del consiglio comunale e degli assessori. Non sono pochi, questo è sicuro.

Anche volendo impegnarsi, è impossibile conoscere l’organigramma capitolino riguardo alla voce ufficio stampa e comunicazione. Sul sito istituzionale del Comune di Roma alla pagina Organigramma, infatti, compare la scritta: “Le pagine del portale istituzionale sono in corso di aggiornamento in coerenza con il nuovo assetto della macrostruttura capitolina di cui alle Deliberazioni della Giunta Capitolina n. 306 del 2 dicembre 2021 e n. 39 del 10 febbraio 2022”.

Magari può aiutare sapere che, evidentemente non soddisfatto dei risultati ottenuti dal proprio ufficio stampa, il Comune di Roma fa ricorso frequentemente ad appalti esterni per pubblicizzare le proprie iniziative.

Così, solo per fare dei numeri, si scopre che il 3 maggio scorso il Gabinetto del Sindaco ha autorizzato la spesa di 12.126 euro per due settimane di spot pubblicitari su Radio Globo e Radio Romanista. Cinque giorni dopo ha sottoscritto un altro affidamento, stavolta a Radio Dimensione Suono RDS Roma, a RDS Soft e RamPower per due settimane di spot al costo di 19.337 euro.

Il 12 aprile, sempre il Gabinetto del Sindaco, aveva assegnato a trattativa diretta un incarico (fino al 31 dicembre prossimo) di “Servizi di comunicazione” alla società The Washing Machine Italia S.r.l per la somma di 85.400 euro.

Non vogliamo aggiungere il rivolo di spese che in questa materia passa anche dai Municipi: ne ricordiamo uno per tutti, quello del X Municipio, che ha lanciato un bando per l’ufficio comunicazioni per 48.800 euro e un incarico di pochi mesi.

Ora, che il dialogo tra istituzioni e cittadini sia una cosa seria è un aspetto della società moderna che va sostenuto. Magari andrebbe approfondito – anche dall’Ordine dei Giornalisti – se questa comunicazione passa davvero per mani competenti e professionalmente inquadrate. Altrimenti il rischio è quello di confondere informazione con propaganda.  

Sulla vicenda la consigliera comunale Mariacristina Masi (Fratelli d’Italia) ha fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere il dettaglio dei procedimenti che hanno portato a queste iniziative.