L’orsa Amarena è morta. Uccisa di morte violenta come era già successo a suo figlio, Juan Carrito. Stavolta, però, non è stato un episodio fortuito, ovvero un maledetto incidente d’auto. Stavolta è stata la mano di un uomo armato ad aver fermato la vita dello splendido esemplare di orso marsicano che lascia due cuccioli.
L’orsa Amarena è stata uccisa a fucilate. L’ultimo avvistamento a San Sebastiano di Bisogna quando ha attraversato il paese con i suoi cuccioli
L’orsa Amarena è stata uccisa ieri sera, giovedì 31 agosto, a fucilate da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. La notizia è stata postata dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. È intervenuto il veterinario del Parco che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L’uomo, Andrea Leombruni, 50 anni, di Sebastiano dei Marsi, è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.
«I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi», spiegano dal Parco Nazionale. «L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo».
Appena il 26 agosto scorso uno degli ultimi avvistamenti dell’orsa Amarena. Come mostriamo nel video, il plantigrado è entrato in paese, a San Sebastiano di Bisogna, tra bambini e genitori colti di sorpresa mentre passeggiavano per le strade del piccolo paese. L’animale, accompagnato dai suoi cuccioli, è apparso improvvisamente e si è fermato, a pochi metri dalle persone, e ha atteso l’arrivo degli orsacchiotti che per nulla impauriti, dopo aver guardato il gruppo dei turisti, sono andati via per la scalinata che porta a valle del centro abitato.
La famigliola da un paio di settimane veniva avvistata nei dintorni del paese all’interno del Parco d’Abruzzo e foto con video degli incontri si sono rapidamente diffusi sui social. Amarena era la madre di Juan Carrito, il plantigrado divenuto star dell’Abruzzo, investito e ucciso da un’auto lo scorso 25 gennaio a Castel Di Sangro.
“Ho avuto paura”
«Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l’ho trovata dentro la mia proprietà è stato un atto impulsivo, istintivo»: sarebbe questa, secondo l’Ansa, la giustificazione del suo gesto rilasciata ai carabinieri di San Benedetto dei Marsi dall’uomo che ha ucciso l’orsa.
Si cercano i cuccioli
Intanto gli esperti sono alla ricerca dei cuccioli dell’orsa Amarena. Al momento non sono stati ritrovati “Ieri sono stato fino alle 3 di notte lì sul luogo dell’uccisione ed i cuccioli ancora non erano stati ritrovati” riferisce il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani.