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Telline minacciate dal granchio blu: la Regione Lazio punta ad autorizzare il consumo del predatore

Granchio blu, si attiva finalmente una politica di contrasto. L'assessore: "Al Ministero chiederemo l'autorizzazione alla pesca a strascico"

L’affetto devastante del granchio blu attiva finalmente il tanto atteso tavolo di confronto che ha visto seduti oggi gli uni di fronte agli altri, i referenti dell’assessorato al Bilancio, all’Agricoltura e alla Pesca della Regione Lazio e i sindacati del settore pesca, con le associazioni, e le cooperative, direttamente coinvolte nel problema della diffusione sempre più importante del crostaceo alieno.

Granchio blu, si attiva finalmente una politica di contrasto. L’assessore: “Al Ministero chiederemo l’autorizzazione alla pesca a strascico”

Sono arrivate dalla voce dell’Assessore regionale Giancarlo Righini in queste ore, le rassicurazioni ai rappresentanti del settore pesca del Lazio, che oggi si sono dati appuntamento nella sala riunioni dell’assessorato al Bilancio, all’Agricoltura e alla Pesca, per avere risposte sulle azioni che la Regione Lazio ha deciso di intraprendere e da far partire a breve, per fronteggiare e contrastare la diffusione del granchio blu “Callinectes sapidus”.

La proliferazione del crostaceo alieno nelle coste del tirreno del territorio laziale, che sembrerebbe aver trovato un particolare agio nell’habitat del litorale centro nord e nelle zone lacuali interne, continua a preoccupare in queste ore associazioni e cooperative del settore, anche perché sta mettendo a rischio la sopravvivenza di alcune delle eccellenze marine del Lazio, a partire dalla tellina.

Dopo il grido di allarme arrivato già a settembre dello scorso anno, con l’osservazione di una vera e propria strage di vongole e telline nel nostro mare, questa invasione presa sotto gamba è proseguita senza alcuna azione di contrasto al fenomeno, che ora invece non è più rinviabile.

“L’obiettivo ora – ha dichiarato l’assessore – è fare il punto sull’emergenza granchio blu prima dell’incontro di domani al Ministero con il sottosegretario La Pietra, durante il quale porteremo delle proposte per arginarla”.

Tra tutte, in primis, l’autorizzazione della pesca a strascico, che secondo quanto riporta la nota post riunione, verrà richiesta in via straordinaria e per pochi giorni, nello specchio di mare sotto le tre miglia dalla costa.

Un sistema che secondo Righini darebbe la piena visibilità sulla vera consistenza della presenza del granchio lungo la costa laziale, consentendo un’analisi del problema a cui poter far seguire anche l’iter per rendere il granchio blu una “risorsa” in termini commerciali.

La bontà del prodotto dalle importanti capacità nutrizionali non sarebbe infatti mai stata messa in discussione, da quando il crostaceo alieno ha fatto la sua prima comparsa e gli chef di tutto il litorale Laziale hanno iniziato a promuoverne il consumo e la regolamentazione della pesca e della commercializzazione.

“Per questo introdurremo tutti gli strumenti necessari per accelerare la possibilità di poter mettere a disposizione dei consumatori questo prodotto che potrebbe portare benefici anche dal punto di vista farmaceutico e della salvaguardia dell’ecosistema” – ha concluso Righini.