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Morte di Matteo Orlandi sulla Colombo: la Procura procede per omicidio colposo

Incidente mortale sulla Colombo: mistero sulla possibile responsabilità di altri veicoli per la morte di Matteo Orlandi. Si cercano testimoni

Roma: è la strada fino ad ora, la principale “indagata” della morte del 19enne Matteo Anatolij Orlandi, deceduto la notte tra il 23 e il 24 agosto sulla Via Cristoforo Colombo, quando ha perso il controllo dello scooter elettrico a noleggio, dove stava viaggiando con la sua ragazza 17enne, trasportata al San Camillo.

Dopo i rilievi avvenuti subito dopo la tragedia, la Polizia Locale è tornata sul posto, ma a parte le pessime condizioni dell’asfalto dissestato e pieno di scivolosi aghi di pino, è mistero ancora sulla possibile responsabilità di altri veicoli.

Incidente mortale sulla Colombo: mistero sulla possibile responsabilità di altri veicoli per la morte di Matteo Orlandi. Si cercano testimoni

Gli inquirenti e i familiari di Matteo Anatolij Orlandi, la giovane vittima della strada deceduta lo scorso giovedì, dopo essere scivolato con uno scooter a noleggio sulla Cristoforo Colombo, sperano in queste ore che possa arrivare la testimonianza di qualche automobilista che ha assistito impotente al terribile incidente, a fornire qualche elemento in più nelle indagini, ed  escludere nel caso, la possibilità che sia stata un altro veicolo a causare la caduta mortale del giovane, e della ragazza che viaggiava con lui.

E propio lì, all’altezza dell’incrocio con viale Marco Polo, dove il motorino elettrico Ecooltra Scootersharing appena noleggiato dai fidanzatini, ha perso aderenza sull’asfalto alle 3,00 di notte, facendo slittare il due ruote contro un albero a lato della corsia centrale, gli agenti della Polizia Locale del Primo Gruppo Trevi, sono tornati per effettuare un nuovo sopralluogo, perché troppe sono ancora le incognite sulla dinamica di questa tragedia.

Intanto secondo indiscrezioni, i rilievi hanno messo in luce una pessima condizione dell’asfalto che risulterebbe dissestato nel lungo tratto dove i ragazzi, stavano procedendo con lo scooter ad una velocità moderata proprio per i limiti del mezzo di trasporto, uno scooter elettrico che non può raggiungere una velocità superiore ai 45 km/h.

Per il giovane gli immediati soccorsi e la corsa al San Giovanni sono risultati vani, mentre la sua ragazza Martina L. si trova ancora ricoverata all’Ospedale San Camillo in uno stato di choc e alcuni traumi interni. La 17enne sembra stia recuperando, ma nonostante ciò, i medici non si sono ancora pronunciati per dichiararla completamente fuori pericolo. La Procura intanto procede per omicidio colposo.

Sulla salma le indagini medico legali per l’accertamento delle condizioni del giovane, che potranno escludere, secondo quanto sostenuto da chi lo conosceva bene, la possibilità che il giovane abbia assunto alcol o stupefacenti prima di mettersi alla guida.