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Roma, turista approfitta del caldo record per giustificare un tuffo nella fontana del Tritone

Fontana del Tritone di Piazza Barberini scambiata per piscina comunale da un turista in cerca di refrigerio

Roma: il caldo record cha ha attivato anche l’allerta del Ministero della Salute e della Protezione Civile regionale nelle ultime 36 ore ha moltiplicato nella capitale gli episodi di alterazione e gesti inconsulti come quello che ieri ha messo a rischio una fontana monumentale del centro storico. Ad essere scambiata per una piscina comunale è stata la fontana del Tritone di Piazza Barberini.

Fontana del Tritone di Piazza Barberini scambiata per piscina comunale da un turista in cerca di refrigerio

Si è tolto gli indumenti e rimasto in slip si è buttato in acqua con un tuffo che ha messo a rischio sia la sua testa, che la statua del Tritone nella fontana monumentale di Piazza Barberini, scambiata per piscina comunale ieri mattina.

Un gesto sconsiderato per due bracciate nell’acqua romana del vascone in cui troneggia la splendida opera di Gian Lorenzo Bernini, a lui commissionata dal papa Urbano VIII Barberini, nell’ambito dei lavori complessivi di sistemazione del palazzo che il pontefice si era fatto costruire nel 1625 e della piazza su cui questo si affacciava.

Un particolare indifferente al folle che con le temperature superiori ai 40 gradi ieri mattina, non ci ha pensato un attimo e si è buttato in acqua davanti agli occhi di tutti cittadini e turisti e gli immancabili smartphone di welcome to favelas che hanno ripreso il tutto.

Dopo il bagno refrigerante l’uomo è riuscito ad allontanarsi prima dell’arrivo delle pattugli della Polizia Locale che avevano ricevuto una segnalazione di alcune persone, che hanno dichiarato incredule come l’uomo apparentemente  un turista abbia approfittato senza come nulla fosse di questo patrimonio di valore inestimabile per le sue esigenze. L’uomo è attualmente ricercato, e le immagini della videosorveglianza di zona, potranno aiutare nel riconoscimento.

Il commento di un cittadino anziano: “E’ giovane per cui non si giustifica nemmeno il fatto che possa ricordarsi i brutti usi degli anni ’70. In estate in molti ci partivano da casa per fare il bagno in centro. Ma intendiamoci – ha concluso l’uomo – era vietato anche allora”.