Il capo del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin, il suo vice e altri otto passeggeri sono morti nello schianto di un aereo privato a nord-ovest di Mosca. La conferma ufficiale arriva dall’Agenzia federale russa per il trasporto aereo. L’ente Rossaviatsia ha confermato che Evgenij Prigozhin era a bordo dell’aereo che volava tra Mosca e San Pietroburgo e si è schiantato nella regione di Tver.
Dieci morti in un incidente aereo avvenuto a pochi km da Mosca. Tra le vittime il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, il suo vice e altri elementi della milizia privata
«Secondo la compagnia aerea, a bordo dell’aereo Embraer 135 (modello di velivolo costruito in Brasile n.d.r.) c’erano i seguenti passeggeri», ha detto Rossaviatsia, citando il nome del Prigozhin ma anche quello del suo braccio destro Dmitri Utkin. C’erano dieci persone a bordo, compresi tre membri dell’equipaggio. Nessun commento dal Cremlino e dal Ministero della Difesa.
È stato trovato a 3,5 chilometri dal luogo dell’incidente un frammento della coda dell’aereo caduto. Lo ha riferito l’agenzia Ria Novosti. Il frammento è stato trovato in una radura vicino all’ingresso del villaggio di Kujenkono, nella regione di Tver, a pochi metri dal cottage estivo di un residente locale. Un altro frammento era stato trovato in precedenza a circa due chilometri dal punto dell’impatto al suolo.
La fondatezza della notizia della morte di Yevgeny Prigozhin è data anche dal fatto che il suo telefono cellulare stato trovato vicino a una delle vittime dell’indicente aereo di ieri in Russia: lo ha riferito ad Al Jazeera una fonte politica della Wagner.
Tutti i 10 corpi trovati nello schianto del jet privato, che presumibilmente trasportava il fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sono stati portati in obitorio per l’esame autoptico. Lo hanno riferito i media russi. Secondo la testata Fontanka, i corpi sono stati portati all’obitorio per esami medici forensi nella città di Tver. Il Mosca Times ha riferito che nonostante il telefono di Prigozhin sia stato trovato sul luogo dell’incidente, il suo corpo non sia stato ancora identificato.
L’ex direttore della Cia
È probabile che Mosca cerchi di assumere il controllo del Gruppo Wagner dopo la morte del suo suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, in un incidente aereo ieri in Russia: lo ha detto alla Cnn l’ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti ed ex direttore della Cia, Leon Panetta. «Penso che saranno molto preoccupati di permettere a questi ragazzi di continuare a operare da soli», ha affermato Panetta riferendosi ai mercenari del Gruppo Wagner. «Non mi sorprenderebbe quindi se affermassero il controllo sul Gruppo Wagner in Africa, in Asia e ovunque si trovino – ha aggiunto -. A questo proposito, credo che anche i membri del Gruppo Wagner debbano preoccuparsi della loro vita».
Nei giorni scorsi Prigozhin si è mostrato sui social con una dichiarazione nella quale, dichiarando di trovarsi in Africa, ha lasciato intendere di aver raggiunto accordi con diverse nazioni di quel continente per interventi locali di carattere militare.
La posizione di Putin
Vladimir Putin non ha fatto menzione dello schianto del jet privato in cui presumibilmente si trovava e avrebbe perso la vita il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Nel breve collegamento video alla riunione dei Brics in corso a Johannesburg, il presidente Russo si è attenuto fedelmente al copione, parlando esclusivamente dell’espansione del gruppo Brics «per far sì che cresca la sua influenza nel mondo».
L’ipotesi della Isw
Il presidente russo Vladimir «Putin ha quasi certamente ordinato al comando militare russo di abbattere l’aereo di Prigozhin… probabilmente (in) un tentativo pubblico di riaffermare il suo dominio e di vendicarsi dell’umiliazione che la ribellione armata del Gruppo Wagner del 24 giugno ha causato a Putin e al Ministero della Difesa russo»: lo scrive sul suo sito l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Fonti russe hanno notato che sono passati esattamente due mesi dall’inizio della ribellione armata di Wagner, durante la quale le forze di Wagner hanno abbattuto diversi elicotteri russi e ucciso almeno 13 militari russi. La decisione di affidare alle difese aeree russe «l’assassinio di Prigozhin ha permesso al ministero della Difesa russo di vendicare direttamente quello che è stato uno dei giorni più letali per l’aviazione russa dall’inizio dell’invasione su larga scala» si sottolinea all’Isw.
La reazione della Wagner
I vertici del gruppo Wagner, intanto, sono preoccupati per le possibili reazioni della milizia. In un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo, i suoi mercenari sono invitati a non fare «nulla di stupido» alla luce della morte del fondatore Yevgeny Prigozhin. «Fratelli! Al momento, stiamo aspettando informazioni dai nostri comandanti. Non saltate alle conclusioni! Ora siamo tutti in preda alle emozioni, ma dobbiamo mantenere il controllo. Non fate nulla di stupido…» è scritto sul canale del gruppo Wagner.
I cambi di rotta in volo
Prima di scomparire dai radar, l’Embraer precipitato ieri in Russia su cui secondo le autorità di Mosca si trovava Yevgeny Prigozhin, ha cambiato bruscamente più volte di altitudine. Lo riferisce il sito per il tracciamento dei voli Flightradar24. Da 28.000 piedi, scrive il sito, l’aereo è sceso bruscamente, prima di riprendere quota e portarsi ad un massimo di 30.100 piedi. Poi è sceso all’improvviso a 27.500 piedi per poi risalire nuovamente a 29.300 piedi. Infine ha ridotto nuovamente l’altitudine fino a 19.725 piedi, quando è scomparso dai radar.