Volo Olbia-Fiumicino: una coppia di bambini terribili, sostenuti da una mamma maleducata, ha acceso una lite nell’aereo. Il comandante ha deciso di fare rientro
L’aereo era decollato da poco quando all’interno della fusoliera è esplosa la lite: due bambini spalleggiati dalla madre si rifiutavano di indossare la cintura di sicurezza. La hostess ha usato tutte le maniere possibili, da quelle professionali a quelle più convincenti. Alla fine il pilota si è arreso e ha fatto rientro allo scalo di partenza.
E’ successo sul volo Volotea V7 1134 che nel pomeriggio di lunedì 21 agosto è decollato dall’aeroporto «Costa Smeralda» di Olbia diretto a Roma Fiumicino. Dopo 20 minuti di volo, il comandante ha invertito la rotta ed è rientrato in Sardegna perché a bordo era scoppiata una lite fra una hostess e la mamma di due bimbi irrequieti che non volevano allacciare le cinture di sicurezza.
All’atterraggio la donna – una turista sudamericana che aveva trascorso la vacanza in Gallura con i suoi due bambini di due e quattro anni – è stata accolta dagli agenti della Polizia di frontiera che, avvisati dal comandante dell’aereo Volotea, hanno sentito le diverse versioni dell’episodio e stanno procedendo con le indagini per valutare se per la passeggera si configuri il reato di interruzione di servizio di pubblica necessità. Con il rischio di una condanna a un anno di reclusione.
La compagnia aerea ha già inserito la donna nella lista dei «passeggeri indisciplinati»: per il momento questo non comporterà nessuna conseguenza e la sudamericana potrà continuare a viaggiare con Volotea. Il personale di bordo saprà però in anticipo di avere a che fare con una passeggera potenzialmente problematica, visto il precedente.
Secondo una prima versione dei fatti, i due bambini non volevano stare seduti ai loro posti con le cinture di sicurezza allacciate ed erano particolarmente vivaci. Una hostess ha chiesto alla mamma di farli stare seduti e di allacciare le cinture, scatenando una accesa discussione, al culmine della quale la donna avrebbe scagliato lo smartphone contro l’assistente di volo. La donna, però, respinge questa ricostruzione.
I fatti sono al vaglio della Polaria che, oltre alle due donne coinvolte, ha sentito alcuni testimoni e attende la relazione ufficiale del comandante dell’aereo Volotea che ha preso la decisione di fare dietrofront verso Olbia anziché proseguire per Roma.