Trovato da un diportista, sei miglia al largo di Fregene, il cadavere di un uomo. Ci si affida al tatuaggio per identificarlo
Le speranze di identificare quel cadavere che galleggiava a pelo d’acqua a circa sei miglia al largo di Fregene, sono tutte in quel tatuaggio. Indosso quel corpo aveva solo una maglietta, un pantalone lungo e un mazzo di chiavi in tasca. Quel tatuaggio, disegnato su un braccio, è l’unica traccia per arrivare alla sua identità.
E’ stato trovato così, da un diportista, intorno alle ore 12.30 di oggi, martedì 15 agosto, il cadavere di un uomo, presumibilmente italiano, dall’apparente età di 60 anni e non di 40/50 come emerso dopo i primi rilievi. Sul luogo è intervenuta, dopo aver ricevuto una chiamata di emergenza al numero 1530, una vedetta della Capitaneria di Porto di Fiumicino che ha provveduto al recupero del cadavere in seguito messo a disposizione della procura della Repubblica di Civitavecchia rappresentata dal pm di turno, dottoressa Martina Frattin.
La salma, individuata in acqua con estrema facilità anche per le ottime condizioni del mare, praticamente appena increspato da un filo di vento di maestrale, è stata portata a bordo dell’unità della Guardia Costiera che si è occupata di recuperarla. L’uomo, deceduto, apparentemente poche ore prima del ritrovamento, indossava una maglietta di colore nero con stampato il logo di un famoso locale notturno romano e non presenta particolari segni di identificazione, salvo un evidente tatuaggio a forma di fiamma su un braccio. Nei pantaloni lunghi che la persona indossava è stato ritrovato anche un mazzo di chiavi.
A supporto della Capitaneria di porto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Ostia che subentreranno nelle procedure necessarie al trasferimento del cadavere all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Roma, in piazzale del Verano dove verrà eseguita l’autopsia su disposizione del magistrato inquirente. A incaricarsi del trasporto sarà una ditta di pompe funebri convenzionata con il comune di Fiumicino. La motovedetta della guardia costiera a bordo della quale si trova il corpo potrà, a quel punto, essere destinata alle operazioni di controllo e sicurezza della processione dell’Assunta che si terrà questo pomeriggio di Ferragosto presso il porto della cittadina tirrenica.
A una prima sommaria ispezione cadaverica non sarebbero state rilevate lesioni o altri segni di violenze. Il corpo, ancora in buone condizioni e senza evidenze di un processo di decomposizione in atto, era probabilmente in acqua solo da alcune ore. Considerando la notevole distanza a cui è stato ritrovato dalla riva e il fatto che oggi il mare sia molto calmo, si suppone che l’uomo possa essere anche caduto in acqua da un’imbarcazione di passaggio, invece che provenire dalla riva, magari trascinato dalle correnti.
Si tratta, naturalmente, di aspetti che saranno approfonditi nel corso delle indagini volte, in prima battuta, a identificare il cadavere e a cui stanno prendendo parte, per quanto di competenza, anche i militari dell’Arma e la polizia di Stato allo scopo di verificare se siano pendenti eventuali denunce di scomparsa da incrociare con il ritrovamento del corpo, privo di qualsiasi documento personale.