Ostia Antica: scoperti due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses

La storia del territorio si arricchisce di nuovi particolari che arrivano  dai Fasti Ostienses

Ostia Antica: scoperti due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses
Nuovo frammento dei Fasti Ostienses

Scoperti due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses: svelano nuovi, importanti, particolari della vita di Ostia e della Capitale. Questo l’annuncio arrivato  al termine della seconda campagna di scavo del progetto “OPS – Ostia Post Scriptum”, curato dal Parco archeologico di Ostia Antica in collaborazione con l’Università di Catania e il Politecnico di Bari. Uno dei due frammenti menziona fatti accaduti sotto il regno di Adriano.

La storia del territorio si arricchisce di nuovi particolari che arrivano dai Fasti Ostienses.

I Fasti, che venivano redatti dal pontifex Volcani, massima autorità religiosa locale, erano cronache incise su lastre di marmo con notizie sulla storia politica e monumentale di Roma e di Ostia. Il loro ritrovamento è avvenuto con le indagini effettuate nell’Area B del Parco archeologico, corrispondente al Foro di Porta Marina.

Uno dei due frammenti venuti alla luce in questa campagna si va a ricongiungere con un altro già conservato a Ostia, che si riferisce alla cronaca degli anni 126-128 d.C..

Il frammento tratta alcuni avvenimenti della Roma del 128 d.C., sotto il regno di Adriano. Grazie ad una serie di incroci tra queste informazioni arrivate dai Fasti e quelle provenienti da fonti letterarie, epigrafiche e numismatiche, si è arrivati a capire che il primo gennaio del 128 Adriano assunse il titolo di pater patriae e la moglie Sabina quello di Augusta.

Le ricerche hanno interessato anche l’Area A all’interno del parco, dove non erano mai stati fatti gli scavi. Una zona situata tra il piazzale delle Corporazioni, la Domus di Apuleio, l’area sacra dei Quattro Tempietti e l’antico corso del Tevere.

Ostia Antica: scoperti due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses
Frammento dei Fasti Ostienses

“Anche l’ultima campagna di scavo appena conclusa nel Parco Archeologico di Ostia ci regala tesori di inestimabile valore e preziosissime fonti documentali per comprendere le attività del grande imperatore Adriano ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – Questi scavi hanno portato alla luce anche i resti di diverse decorazioni ed estese porzioni di pavimento a mosaico che presto saranno visibili al pubblico”.

Sono venuti alla luce infatti, in un’area di circa 400 metri quadri, altri vani che hanno permesso di recupere reperti ceramici, marmorei e l’originaria decorazione pittorica e in stucco, mosaici.

Un portico a pilastri con pavimento mosaicato è emerso sul lato sud dell’edificio. Sul lato Ovest dell’area di scavo è stato, invece, rinvenuto uno stretto ambiente absidato, con uno spazio seminascosto probabilmente sacro, nel quale si scendeva tramite quattro scalini fino a una quota più bassa rispetto a quella del restante complesso.

Si tratta – ha aggiunto il Direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio – di una scoperta anch’essa straordinaria che, se da un lato accresce e integra quanto sappiamo sull’attività di quel grande imperatore che fu Adriano portando nuove acquisizioni sull’importantissima attività edilizia da lui condotta a Roma, dall’altro riconferma le immense potenzialità dell’antica Ostia per una sempre più approfondita conoscenza e divulgazione del nostro passato”.