Roma: panico in due atti nel nord della Capitale, con una donna che ha aggredito il marito in un primo tempo, poi si è calmata e ha infine ripreso a dare in escandescenze minacciando di ammazzarsi, nel suo appartamento tra Fidene e Colle Salario, in un complesso di case popolari di via Fiastra.
Una donna, dopo una lite col marito, ha minacciato di uccidersi ed è al momento barricata in casa: salva dopo ore di mediazione con le forze dell’ordine
I fatti si sono svolti questo sabato, 12 agosto, verso le 11 di mattina, con una lite tra moglie e marito che ha visto la donna andare davvero su tutte le furie per cause al momento sconosciute e al vaglio degli inquirenti.
Il lieto fine è arrivato dopo varie ore di trattative tra polizia e una psicologa a fare da mediatrice con la signora.
I vicini hanno sentito le urla e la lite in atto tra i due coniugi e hanno chiamato in massa la polizia del vicino commissariato competente per zona e anche un’ambulanza è arrivata in loco, per curare eventuali feriti.
Gli agenti sono riusciti a calmare la donna, credevano, ma in realtà poco dopo il primo pomeriggio di oggi c’è stato bisogno, a distanza di qualche ora dal primo intervento, di un altro blitz risolutivo delle forze dell’ordine durato altre ore, perchè la donna era di nuovo andata su tutte le furie, rinchiudendosi in casa e minacciando di farla finita.
Appartamento messo a soqquadro e questa volta altre volanti in numero ancora superiore al primo intervento tornano sul posto col supporto, di nuovo, dell’ambulanza e anche dei pompieri, giunti con il carro teli e pronti a tutto nel caso la donna avesse voluto buttarsi di sotto.
Importante, a supporto di polizia e pompieri, l’operato di una psicologa che ha tranquillizzato e parlato con la coniuge, riuscendo in serata a farla desistere dall’ammazzarsi.
Intorno alle 19 di questa sera l’emergenza è terminata, la donna è molto scossa ma sta bene, ed è stata portata per gli accertamenti di rito all’ospedale capitolino del Sant’Andrea.
In un altro grave raptus, quest’oggi, vi abbiamo descritto di come un uomo sui 30 anni abbia aggredito un medico dell’ospedale Grassi di Ostia, reo, a detta del paziente, di metterci troppi giorni ad operarlo, e ferendo l’operatore sanitario che è stato refertato con una prognosi di 30 giorni per le lesioni susseguenti alla colluttazione, mentre l’aggressore è stato arrestato.
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