Lo stanziamento di nuove risorse regionali darà maggiore stabilità anche al servizio di pronto soccorso dell'ospedale Grassi
Via libera della Regione Lazio a un nuovo piano di assunzioni destinato a potenziare l’organico del pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia Lido. La giunta di piazza dei Navigatori ha, inafatti, ratificato l’immissione in ruolo di 800 nuovi professionisti sanitari reclutati nel periodo compreso tra i mesi di aprile e luglio scorsi. Altri trecento camici bianchi andranno a rafforzare gli organici dei nosocomi presenti sul territorio regionale entro i prossimi mesi.
L’assunzione a tempo indeterminato degli 800 medici previsti in pianta organica consentirà di stabilizzare 500 unità che erano stati reclutate con contratti a tempo determinato. Rilevante il fatto che 200 dei nuovi assunti saranno destinati a integrare il settore dei pronto soccorso con particolare riferimento agli ospedali Grassi di Ostia, San Paolo di Civitavecchia e, per il litorale romano a Sud di Roma, il Dono Svizzero di Formia. Già pronte ulteriori destinazioni per la Asl Roma 3 dove approderanno 12 camici bianchi, la Asl Roma 4 con quindici unità e Latina con 33.
Le risorse messe a disposizione della Regione vengono incontro a tutte le procedure concorsuali avviate per dare stabilità al fabbisogno delle varie aziende sanitarie locali che, lo scorso anno, erano state costrette a rivolgersi anche a cooperative private per colmare le lacune che avevano, in particolare, indebolito i reparti di medicina d’urgenza. A coltivare dubbi sulla totale efficacia delle nuove misure è stato, tuttavia, proprio oggi il sindacato della Società italiana di medicina d’urgenza (Simeu) con particolare riferimento ai pronto soccorso degli ospedali del litorale romano che, nella stagione estiva vanno incontro a un netto incremento degli accessi giornalieri (leggi qui).
Le coperture finanziarie garantiranno gli emolumenti necessari a remunerare i medici stabilizzati con 340 euro lorde in più per 65 ore mensili, di cui almeno un turno di notte e uno prestato durante i festivi arrivando sino a 1.040 ogni 150 ore lavorate comprensive di 5 turni da prestare di notte o anche nei giorni di festa.
La nuova delibera punta a dare stabilità alle prestazioni sanitarie in comparti che procedevano a singhiozzo e a disinnescare la ghigliottina dei medici a gettone, ovviamente molto più dispendiosa per le casse regionali.
Il processo di potenziamento delle risorse umane avviato dall’ente territoriale presieduto dal governatore, Francesco Rocca, mira, precisa una nota, a conciliare la necessità di dare continuità alle prestazioni sanitarie con la riduzione del precariato e la “reinternalizzazione” dei servizi.
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