Il pianista in tv in uno scatto degli anni Ottanta
Il pianista reso famoso in tv da Maurizio Costanzo e Marta Flavi: aveva 62 anni
Se ne va un pezzo della storia della tv. È morto Alessandro Alessandro, il pianista divenuto famoso sul piccolo schermo negli anni ‘80, accanto a Maurizio Costanzo e Marta Flavi. ll pianista, romano d’adozione, aveva 62 anni e da due anni lottava con una malattia. Ha lasciato la moglie, la giornalista del Tg1 Chiara Guerra, e tre figli gemelli, Luca, Gabriele e Carlo.
Nato nel 1964 in provincia di Salerno si è poi trasferito a Roma, dove a venti anni ha cominciato a suonare nei pianobar. A far decollare la sua carriera Maurizio Costanzo che nel 1984 lo ha voluto per circa 250 nel Maurizio Costanzo Show, in sostituzione di Franco Bracardi.
A cavallo tra gli anni 80 e 90, Alessandro Alessandro con il suo pianoforte divenne uno dei punti di riferimento del programma “Agenzia Matrimoniale”, condotto da Marta Flavi, in onda su canale 5. La sua presenza fissa e pacata che bucava sempre lo schermo lo ha reso uno dei volti più noti della tv.
I funerali del Maestro Alessandro Alessandro si terranno lunedì alle ore 10 a Roma presso la chiesa di San Gregorio VII Papa, in via Gregorio VII al civico 6.
Marta Flavi ha ricordato il pianista con un messaggio sui social: “Amico mio ti ho voluto molto bene e tu ne hai voluto a me. Temevo questa notizia ed è arrivata. Hai lottato come un guerriero e sei stato fortissimo. Hai sempre dato a noi tutti il tuo sorriso è la tua positività. Mi mancherai moltissimo, le nostre telefonate quotidiane le tue battute le risate. Riposa in pace tesoro“.
Nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Lucio Dalla, Antonello Venditti, Michele Zarrillo, Pino Daniele, Renato Zero, Raf, Roy Paci, Bruce Springsteen, Tony Hadley.
Tra gli attestati di cordoglio quello del suo paese natale, Roscigno. “L’Amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia Alessandro per la perdita del caro Maestro, il quale ha dato per tanti anni lustro, come roscignolo, alla musica italiana”.