Un romeno di 46 anni è stato denunciato per procurato allarme e minacce aggravate, dopo aver seminato il panico sul lungomare di Marina di Cerveteri, sul litorale nord della regione, perchè ha puntato dritto in faccia la pistola a gas che aveva con sè, contro il dipendente di un locale dal quale, a suo dire, proveniva una musica troppo alta.
Il 46enne cittadino romeno ha puntato la sua pistola dotata di gas stordente contro l’addetto alla sicurezza del locale, per la musica a suo dire troppo alta
Completamente impazzito, il cittadino romeno ha iniziato a strombazzare all’impazzata con il clacson già quando era a bordo della sua macchina, mentre stava percorrendo di sera il lungomare dei Navigatori, nella frazione caerite.
Non contento, lo scorso 1 agosto, il 46enne ha deciso di scendere dall’auto e presentarsi personalmente davanti agli allibiti lavoratori, mentre nel locale era in corso una normale e regolarissima serata di musica e karaoke.
Il 46enne si sarebbe rivolto a brutto muso contro l’inserviente della sicurezza presente all’entrata, minacciando di fare una strage se la musica non fosse stata spenta immediatamente.
A quel punto si è creato un parapiglia e sono state allertate le forze dell’ordine, telefonando al numero unico per le emergenze 112 e facendo accorrere in loco gli agenti della polizia di Stato del commissariato distaccato di Ladispoli.
All’arrivo degli agenti sul posto, però il cittadino romeno era già scappato, ma è stato ritrovato dopo alcune ore di pattugliamenti della zona e l’uomo ha riconosciuto ai poliziotti di aver dato in escandescenze proprio per la musica a suo dire troppo ad alto volume.
Nonostante la spiegazione fornita alle forze dell’ordine, l’uomo è stato denunciato e gli è stata requisita la pistola dotata di pericoloso gas stordente, che spruzza forte spray al peperoncino.
Sempre per la musica considerata dall’aggressore troppo alta, un ragazzo è stato invece recentemente gambizzato a colpi di pistola in zona Marco Simone da un suo vicino, Mirko Buzzi, noto per essere anche un importante ultrà della Lazio.
Come sempre ricordiamo che anche per i denunciati, come per gli indagati, vige la presunzione d’innocenza, in attesa di un eventuale processo con una sentenza di condanna irrevocabile e fino all’ultimo grado di giudizio, con le prove che si formeranno durante il procedimento.
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