I 25 documenti sequestrati a collezionisti in più città italiane: erano stati sottratti alla Città dell'Arte
Restituiti all’Archivio Storico Comunale di Tivoli 25 documenti risalenti alla prima metà del 1800. Recuperati in più città italiane in casa di collezionisti infedeli sono stati riconsegnati nelle mani del sindaco della Città dell’Arte Giuseppe Proietti dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma.
I preziosi documenti erano stati sequestrati tre anni fa dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, coadiuvati dai paritetici Nuclei TPC di Udine e Bologna, che li avevano recuperati nelle abitazioni di più collezionisti a L’Aquila, Trieste e Cotignola (RA), nell’ambito di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila.
Di fondamentale importanza per l’individuazione dei beni e per l’accertamento della loro appartenenza al patrimonio dell’Archivio Storico Comunale di Tivoli, nonché per riconoscerne l’autenticità ed il valore storico-culturale, è risultata la collaborazione con il personale altamente specializzato della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e con i funzionari archivisti del Comune di Tivoli.
Utile si è rivelata anche la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal Comando Carabinieri TPC.
Prevista dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio’ e istituita nel 1980, è oggi il database di settore più grande del mondo, vantando il censimento di oltre 8.000.000 di beni, tra cui circa 1.300.000 opere da ricercare.
La restituzione dei beni archivistici, disposta dal Tribunale di L’Aquila nell’ambito di un processo, ha riportato gli importanti documenti presso la loro originaria collocazione, dove potranno finalmente essere oggetto di studio, consultazione e fruizione da parte del pubblico.