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Morte del netturbino schiacciato, il sindacato: “Non doveva lavorare solo”

Giovanni Criccomoro sarebbe stato travolto dal furgoncino aziendale vicino casa raggiunta per una emergenza con la figlia

Mezzi adeguati e mai più un solo operatore in turno. Dopo l’incidente che la notte scorsa a Frascati è costata la vita al netturbino Giovanni Criccomoro, 55 anni e padre di due figli, arriva l’intervento del sindacato. I colleghi del netturbino, però, parlano di una tragica fatalità.

Giovanni Criccomoro sarebbe stato travolto dal furgoncino aziendale vicino casa raggiunta per una emergenza con la figlia

Giovanni, chiamato da tutti Gianni, il “gigante buono”, al momento dell’incidente avrebbe sospeso per qualche minuto il servizio e raggiunto la casa per dare la buonanotte alla figlia con problemi di autismo a cui era legatissimo. Senza l’abbraccio del papà non riusciva ad addormentarsi. E lui per la fretta di tornare al lavoro potrebbe non aver tirato bene il freno a mano del furgoncino aziendale.

Saranno le indagini a stabilire cause e dinamica dell’incidente.  Il furgoncino aziendale è stato posto sotto sequestro per gli accertamenti. Il sindacato, intanto, chiede più sicurezza sul lavoro.

A Frascati, nella notte, un operatore ecologico ha perso la vita sul lavoro. A morire è Giovanni Criccomoro, 55 anni, iscritto alla Fp Cgil, rimasto schiacciato dal camion. Una dinamica su cui stanno indagando le forze dell’ordine”, premette la FP Cgil Roma Lazio  per poi aggiungere: “Troppe volte abbiamo denunciato “incidenti” riguardanti operatori che lavorano da soli e con mezzi spesso troppo usurati, che per puro caso non hanno avuto esiti tragici come invece è accaduto a Giovanni”.

Da sempre – conclude il sindacato – chiediamo che la raccolta non avvenga con monoperatore, in modo che ci sia sempre un operatore alla guida a garantire la sicurezza dei mezzi durante le operazioni, da sempre chiediamo che ci sia, da parte delle Aziende e dei Comuni proprietari del Servizio, la giusta attenzione verso le condizioni dei mezzi utilizzati per la raccolta.
Alle aziende ed ai Comuni diciamo basta con scelte che fanno risparmiare soldi sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Questa mattina – ha scritto da parte sua Natale Di Cola, il segretario generale Cgil di Roma e Lazioci hanno chiamato per dirci che Giovanni Criccomoro, un nostro iscritto alla Cgil, è morto sul lavoro. Nella notte, a Frascati, mentre raccoglieva i rifiuti è rimasto schiacciato dal camion. Una notizia terribile, che ci ha lasciato sconvolti. Siamo convinti che si poteva evitare perché Giovanni lavorava da solo e non doveva esserlo”.

Il saluto di amici e colleghi

Che tristezza! Oggi se n’è andata una bella persona…Ciao Gianni”, salutano in tanti il lavoratore morto durante il suo turno. “Ciao Gigante buono. Ciao Cricco!!! Sei entrato a lavorare con papà e quante ne avete passate insieme su e giù per Frascati. Ora stai lassù con tanti altri tuoi colleghi. Veglia sulla tua famiglia, suoi tuoi figli ma sopratutto sulla tua principessa Aurora. Non doveva andare così!”.

Oggi è il mio 52° compleanno – scriveva qualche anno fa Criccomoro – e mi piace credere che la parte migliore debba ancora manifestarsi. Ogni anno che passa è una vittoria, la nostra vincita per come sia bella la vita e per quanto possa all’improvviso diventare complicata, la viviamo fino in fondo, non sono i premi che dobbiamo mostrare, ma le partecipazioni, perché in esse sono racchiuse tutte le nostre emozioni”.

Il consigliere comunale Mirko Fiasco ha condiviso un messaggio alla famiglia sulla sua pagina social. “Condoglianze, mi stringo al cordoglio della famiglia e a tutti i colleghi della Tekneco, la ditta che si occupa della raccolta rifiuti e della differenziata a Frascati“.