Più pattuglie a piedi, maggiori risorse economiche per implementare i sistemi di videosorveglianza e una maggiore attenzione da parte della Guardia di Finanza nei confronti delle attività balneari. Le forze dell’ordine accendono i riflettori su Anzio e Nettuno per prevenire fenomeni di criminalità organizzata e garantire una movida notturna più sicura.
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica decide di implementare le pattuglie appiedate e di favorire l’incremento dei sistemi di videosorveglianza
Sono le decisioni assunte ieri, martedì 1° agosto, dal Comitato provinciale l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, riunitosi a Villa Sarsina sede del Comune di Anzio. Nel corso della riunione uno specifico focus è stato dedicato alla presenza della criminalità organizzata sul litorale pontino ed alle attività poste in essere dalle Commissioni straordinarie di Anzio e di Nettuno, in seguito al loro insediamento. E’ bene ricordare, infatti, che le amministrazioni di quei due comuni sono state commissariate dal Governo in seguito allo scioglimento deciso per infiltrazioni mafiose.
Particolare attenzione da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine attenzione è stata anche riservata alle tematiche di ordine e sicurezza pubblica che connotano un territorio che vede, nella stagione estiva, un sensibile incremento delle presenze e un correlato aumento di fenomeni delinquenziali, che si manifestano attraverso episodi di malamovida o di singoli eventi di carattere estemporaneo.
Arriva la Polizia della Città metropolitana di Roma
In una prospettiva di contrasto dei fenomeni illeciti e di rafforzamento delle attività di controllo del territorio, il Comitato ha disposto una intensificazione dei servizi «ad alto impatto», da realizzarsi con maggiore frequenza e continuità, la valorizzazione di alcune specifiche competenze della Guardia di Finanza, per quanto attiene, in particolare, alla sicurezza in mare ed alle attività che ruotano attorno alla «risorsa mare» e il concorso della Polizia della Città metropolitana di Roma Capitale a questi servizi anche attraverso pattuglie appiedate, nonché la messa a punto di un piano strategico di videosorveglianza, da attuare in collaborazione con le Forze di Polizia territoriali in un’ottica di potenziamento dei sistemi già esistenti.
“Non chiamatele baby gang”
Il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini ha invitato le forze dell’ordine a dedicare particolare impegno nella prevenzione dei reati che vedono coinvolti i giovanissimi, spesso minorenni. “Nei casi che vengono all’attenzione – spiega in proposito il Prefetto di Roma Lamberto Giannini – si tende spesso a utilizzare impropriamente il termine baby gang. In realtà si tratta di comportamenti aggressivi dei singoli sui quali va evidentemente messa la massima attenzione”.
Alla riunione hanno partecipato, oltre al Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Questore di Roma Carmine Belfiore, il procuratore della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato, i commissari straordinari Antonella Scolamiero e Antonio Reppucci che amministrano rispettivamente i comuni di Anzio e Nettuno. Tra gli altri erano seduti al tavolo, anche il Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Velletri, Giancarlo Amato e il Capo del Centro Operativo D.I.A., Col. Mario Conio