Nemi entra a pieno titolo tra i borghi più belli d’Italia. E si prepara a ampliare ulteriormente la sua ricchissima offerta turistica con un itinerario capace di unire la bellezza di luoghi incantati e ricchi di storia alla passione per il vino e per la gastronomia. Ma ciò che ha consentito al comune dei Colli Albani di appena duemila anime, affacciato sull’omonimo lago e posto a 521 metri d’altezza sul livello del mare è l’incredibile offerta di monumenti e siti archeologici presenti sul suo territorio.
Nemi, città delle fragole e dei fiori, entra tra i Borghi più belli d’Italia e si prepara a una nuova sfida
A Nemi si trovano testimonianze a tutto tondo di un passato ultramillenario. E’ nei pressi dell’abitato nemorense, infatti, che si trova il santuario di Diana Arcina. Un complesso caratterizzato da un perimetro di 200 metri, per una superficie di 5000 metri quadrati, ancora molto frequentato in età imperiale e di cui sono ancora visibili una parte del pronao, il portico anteriore del tempio, e almeno un altare votivo e alcune colonne. E’ in questa stessa zona che si trovava una villa appartenuta a Giulio Cesare. Una sontuosa dimora eretta tra il 61 e il 58 a.C. che, secondo lo storico e biografo Svetonio, fu fatta radere al suolo dallo stesso dittatore rimasto deluso dalle sue fattezze.
Ma a Nemi si trova anche l’antichissima chiesa di San Nicola, risalente al quarto secolo dopo Cristo, e il santuario del Santissimo crocifisso, realizzato nel 1600 per ospitarvi il convento dei padri Cappuccini. Come dimenticare poi il celebre museo dedicato alle navi romane appartenute all’imperatore Caligola?
Le due imbarcazioni, che raggiungevano la ragguardevole lunghezza di oltre 70 metri ciascuna, furono trovate nelle profondità del lago tra il 1927 e il 1932 e posizionate all’interno di un capannone per garantirne l’integrità. Purtroppo il rimessaggio nulla poté contro il gesto vandalico delle truppe naziste in fuga da Roma nel 1944. Le due navi, infatti, furono date alle fiamme e di esse resta davvero poco. Nel museo loro dedicato e, definitivamente riaperto nel 1988, sono conservati alcuni materiali appartenuti alle due galee come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzature e di bordo originarie o riscostruite come una pompa a stantuffo e una piattaforma su cuscinetti a sfera.
Nemi, che fa parte del parco regionale dei Castelli romani è anche una meta gastronomica di primissimo livello. La prima domenica di giugno vi si tiene la sagra delle fragole che è possibile degustare anche con panna in uno dei numerosi locali che guardano vero le acque del lago. In passato il piccolo comune è stato fregiato della bandiera arancione del Touring Club Italiano e, con l’ultimo, riconoscimento entra, appunto a far parte, dei borghi più belli d’Italia.
A settembre il Paese affacciato sull’omonimo lago ospiterà una delle tappe enogastronomiche del prestigioso “Borgo DiVino”
Poiché, si dice, l’appetito vien mangiando la comunità nemorense si sta preparando a ospitare un nuovo grande evento utile a mantenere sempre ben conservato il fascino del suo lago e delle sue incantevoli abitazioni.
Il Paese, infatti fa parte anche dell’Associazione nazionale Città del Vino e proprio con “Borgo DiVino”, appuntamento itinerante tra le eccellenze enogastronomiche d’Italia fatto di degustazioni, percorsi formativi ed esperienze suggestive, tra antiche mura, piccoli scorci e viste mozzafiato Nemi accoglierà, da venerdì 8 settembre 2023 a domenica 10 settembre, un week end all’insegna dei sapori e dei colori dell’estate. Piatti e specialità che saranno accompagnati dalle migliori qualità dei vini locali.
“Sono profondamente felice e onorato di annunciare che Nemi, conosciuta nel mondo come città delle fragole e dei fiori è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Questo riconoscimento -dice il sindaco nemorense, Alberto Bertucci- è un risultato straordinario e testimonia il nostro impegno costante nel preservare e valorizzare questo splendido territorio”.