Giallo sull'accoltellamento di un uomo ritrovato nei pressi della spiaggia del Frontone, ferito da una coltellata infertagli dalla compagna durante una gita in barca
A Ponza si sono vissuti momenti di incredibile follia quando un uomo è stato trovato ferito ad un braccio e dolorante sulla celebre spiaggia del Frontone, in un vero e proprio giallo con molti punti ancora “misteriosi”.
Le forze dell’ordine hanno salvato dunque l’uomo, che era scappato dalla barca al largo del litorale pontino riuscendo a scampare alla furia assassina della propria compagna: entrambi sono stati posti in stato di fermo e le indagini sono tuttora in corsa per chiarire i contorni della vicenda.
Dalle prime ricostruzioni l’uomo, effettivamente ferito al braccio da quella che sembra una lesione da arma da taglio, è un turista italiano, così come la sua compagna, che in un momento, per cause ancora da accertare, si è scagliata contro di lui aggredendolo e accoltellandolo all’arto superiore.
A quel punto l’uomo sarebbe riuscito a fuggire buttandosi in mare e nuotando fino a riva, dove poi avrebbe perso i sensi e sarebbe stato ritrovato questa mattina, 21 luglio, verso le 8.
L’accoltellato è stato trovato e aiutato a tornare in barca da alcuni passanti, nei pressi della celebre area dell’arenile del Frontone di Ponza e stato confusionale, visibilmente traumatizzato.
Ma il fermo è arrivato dopo che la signora sarebbe andata di nuovo su tutte le furie alla sua vista, non appena i bagnanti che lo hanno salvato e l’hanno riportato alla sua barca dopo averlo medicato, dato che l’uomo non poteva ovviamente nuotare: di nuovo inseguito dalla donna, è scappato ancora una volta gettandosi in acqua, con tanti testimoni oculari che lo hanno visto, nella sua seconda fuga, a richiedere aiuto in preda al panico.
Le indagini stanno venendo approfondite in queste ore e la coppia restarà in stato di fermo fino a quando non saranno prese decisioni definitive sull’accaduto, dopo che saranno accertate tutte le responsabilità del caso.
Come sempre ricordiamo che entrambi le persone sono in stato di fermo e vanno ritenute presunte innocenti, fino ad una sentenza di colpevolezza e fino all’ultimo grado di giudizio, con le prove che eventualmente si formeranno nel corso del regolare processo.