Ostia, il Municipio: “Giù il lungomuro”. Disposta l’operazione mare aperto (sulle spiagge libere)

Il X Municipio ha incaricato l’Ufficio tecnico di avviare la verifica sulle autorizzazioni relative ai muretti e ai cancelli che impediscono visuale e transito dalle spiagge libere agli stabilimenti

pontile ostia

Il X Municipio vuole vederci chiaro: giù tutti gli ostacoli che impediscono la visuale del mare e il transito dalle spiagge libere agli stabilimenti in concessione. E per farlo ha incaricato l’Ufficio Tecnico di verificare la regolarità di muretti, cancelli e palizzate che si trovano sul lungomare e sugli arenili.

Il X Municipio ha incaricato l’Ufficio tecnico di avviare la verifica sulle autorizzazioni relative ai muretti e ai cancelli che impediscono visuale e transito dalle spiagge libere agli stabilimenti

E’ l’effetto della delibera “Controllo e rimozione di recinzioni, cancellate, siepi e altro che ostacoli la libera visibilità e accessibilità del mare di Roma”. Nella sostanza i consiglieri che hanno votato il provvedimento (la maggioranza di centrosinistra più Lista Calenda, assente il centrodestra), sono partiti dal presupposto che alcuni dei “varchi pubblici di accesso alla spiaggia, alla battigia e al mare, ubicati in corrispondenza di zone di spiaggia libera non oggetto di alcuna concessione demaniale e di spiagge in concessione… sono stati interdetti mediante l’apposizione di cancellate, recinzioni e altri impedimenti che ostacolano irrimediabilmente sia la visione del mare che il libero accesso al mare”.

Secondo il documento “anche le delimitazioni perpendicolari alla battigia, spesso in muratura (e quindi non in materiale ecocompatibile e non rispettose del contesto paesistico) attualmente non permettono il libero transito tra le varie spiagge del municipio”. Ecco, partendo da questa constatazione, il X Municipio ha deciso di dare il via a una vasta operazione di verifica e di ingiunzione di demolizione.

Dovrà essere accertata la regolarità delle licenze edilizie circa “l’esistenza di cancelli, sbarramenti, paletti e recinzioni o altro che ostacolano il libero accesso alle spiagge e/o la libera veduta del mare, posti sia in corrispondenza di aree demaniali libere da concessioni che in aree date in concessione, al precipuo scopo di realizzare tutte le azioni tese a ripristinare la piena e libera fruibilità a parte di tutta la collettività indistinta (sic!)”.

Alla fine degli accertamenti l’amministrazione locale dovrà emettere “ordinanze di ripristino” vale a dire provvedere a demolire gli illeciti.

A iniziare questo processo di “liberalizzazione” del mare di Ostia fu nel 2016 l’allora assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, che dispose l’abbattimento delle ringhiere che si trovavano sul muretto della spiaggia libera antistante l’ex colonia e a tutela dell’ex Ufficio Tecnico. L’amministrazione ha anche tentato, invano, di ottenere l’autorizzazione alla demolizione dell’ex Ufficio tecnico di lungomare Paolo Toscanelli ma il Demanio dello Stato ha negato l’attuazione di quel disegno.