Ambiente

Come usare il condizionatore risparmiando sulla bolletta

Consigli e regole per utilizzare il condizionatore risparmiando sulla bolletta. 5 semplici accorgimenti per evitare consumi eccessivi con il climatizzatore in estate.

Con l’aumento delle temperature estive si intensifica l’utilizzo del condizionatore sia in ufficio che in casa. Il nostro continuo bisogno di refrigerio comporta un maggiore consumo di energia elettrica con conseguente aumento della bolletta. L’AiCARR, l’Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione e l’ENEA, Dipartimento Unità Efficienza Energetica, ci vengono incontro proponendo alcuni accorgimenti nell’utilizzo del condizionatore. In tal modo possiamo godere in pieno dell’impianto di condizionamento o di climatizzazione con uno sguardo rivolto al risparmio energetico e a quello in bolletta.

Condizionatore e climatizzatore sono apparecchi diversi seppur al giorno d’oggi si tenda a non fare distinzione tra i due termini

Pertanto, prima di passare a cinque consigli per risparmiare, è bene comprendere le differenze tra un condizionatore e un climatizzatore. Entrambi servono per trattare l’aria, migliorandone la qualità. Il condizionatore a freddo, (esiste anche quello a caldo), consente di rinfrescare un ambiente, ventilando a diverse velocità aria fresca senza possibilità di impostare o mantenere una temperatura ben precisa o di controllare il livello di umidità. L’efficacia del condizionatore dipende unicamente dalla velocità della ventola di funzionamento e dal gas necessario al raffreddamento dell’aria emessa. Il climatizzatore può essere considerato un condizionatore “evoluto” che permette il mantenimento costante di determinate condizioni termiche negli ambienti. Grazie a speciali sensori, esso si attiva al minimo per conservare nella stanza, la temperatura impostata. Il climatizzatore può anche riscaldare come pompa di calore e deumidificare gli ambienti contando su filtri che depurano l’aria da batteri e cattivi odori.

È importante ribadire che nel gergo comune le differenze tra condizionatore e climatizzatore sono cadute. Il termine “condizionatore” è utilizzato per entrambi i sistemi. In fase di scelta da parte del consumatore, sono tenute in considerazione le caratteristiche generali in base all’effettivo utilizzo del dispositivo, il marchio, la qualità, la potenza (espressa in KW), l’efficienza energetica, l’ingombro e la rumorosità.

Nella scelta del proprio condizionatore o climatizzatore domestico è di fondamentale importanza saper leggere l’etichetta energetica

Ogni condizionatore è infatti dotato di una propria etichetta energetica adesiva, divisa in tre settori. In alto sono riportati i dati dell’apparecchio, al centro è mostrata la classe di efficienza energetica a cui l’apparecchio appartiene, lungo una scala colorata, dal verde (classe A+++, basso consumo di energia) al rosso (classi D, E o F, alto consumo di energia). Il terzo settore, in basso, ribadisce attraverso pittogrammi, le caratteristiche tecniche del condizionatore: potenza in KW, valore EER, rumorosità in decibel e consumo in kWh per 60 minuti di funzionamento nella modalità indicata.

Prima di spiegare nel dettaglio i 5 accorgimenti da applicare nell’utilizzo del nostro impianto di condizionamento, è bene ribadire che nella scelta di un condizionatore o di un climatizzatore è di fondamentale importanza la classe di efficienza energetica. Come abbiamo spiegato poc’anzi, un condizionatore di classe A+++, A++, A+, consumerà molta meno energia elettrica rispetto a un dispositivo D, E o F. Parlando di dati, un condizionatore A+++ consuma mediamente circa 160 kWh all’anno, un modello A++, circa 190 kWh. Se parliamo di condizionatori di classe inferiore, possiamo andare da una media di 360 kWh annui a oltre 430 kWh. Pertanto è preferibile investire inizialmente più denaro in un condizionatore/climatizzatore di classe A con la funzione inverter, (di cui parleremo a breve), per guadagnare nel tempo, grazie a consumi energetici limitati.

Un condizionatore di classe A o superiore, grazie a 5 semplici accorgimenti, ci garantirà il fresco con la giusta attenzione al risparmio

  • Scegliere un condizionatore/climatizzatore con la funzione inverter. La tecnologia inverter permette di far funzionare il dispositivo a velocità variabili, e non fisse, in base alla temperatura scelta. Una volta raggiunta, il compressore del condizionatore non si spegne ma rallenta al fine di mantenere nell’ambiente la temperatura settata. In tal modo la potenza frigorifera e termica erogata si adatta all’effettiva necessità con un ridotto consumo energetico e una minore rumorosità a fronte di un costante comfort ambientale.
  • Nelle abitazioni, mantenere la temperatura media dell’aria a un valore non inferiore ai 26 °C, valore minimo verificato per garantire ottimali condizioni di comfort nella stagione estiva. In ogni caso, per legge, il condizionatore non dovrebbe mai essere settato a temperature inferiori ai 24 °C. Esse comportano un eccesso nei consumi con spese maggiorate in bolletta e un aumento dell’inquinamento dell’aria. Con il caldo estivo, la tentazione potrebbe essere quella di impostare una temperatura di 18 o 20 °C; un errore grave che comporta il sovraccarico del motore con consumi alle stelle. Per quanto riguarda i climatizzatori, risulta molto utile la funzione di deumidificazione che, abbassando il tasso di umidità nell’ambiente, rende l’aria più fresca.
  • Chiudere porte e finestre quando l’impianto di condizionamento è in funzione. È una regola basilare per sfruttare al meglio il lavoro del condizionatore ed evitare sprechi. Un conto è rinfrescare una stanza nella quale non entra ulteriore aria calda dall’esterno, un altro è far lavorare il nostro dispositivo con una finestra aperta.
  • Attivare le funzione “sleep” durante la notte. Se è nostra abitudine tenere il condizionatore acceso durante la notte, bisogna tenere a mente che l’organismo umano necessita di temperature più alte nel sonno. Grazie alla funzione “sleep”, il condizionatore è capace di regolare la temperatura per il massimo comfort notturno con minore dispendio energetico. Allo stesso modo si può utilizzare la funzione “timer” che permette di programmare il condizionatore per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno.
  • Provvedere alla pulizia del condizionatore e alla sua corretta manutenzione. I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripulite alla prima accensione stagionale e in seguito, ogni due settimane. Questa operazione è necessaria al fine di evitare il proliferare di muffe e batteri dannosi per la nostra salute. È importante controllare anche la tenuta del circuito del gas.

Bibliografica e note:

  • “L’etichetta energetica per i climatizzatori dell’aria” dal sito dell’ENEA, dipartimento unità per l’efficienza energetica.
  • “Buone pratiche: indicazioni d AiCARR per un corretto uso dei condizionatori nella stagione estiva”, pdf presente sul sito www.aicarr.org
  • “ENEA, i consigli per ridurre i consumi dei condizionatori”, articolo sul sito www.efficienzaenergetica.enea.it