A causa di un semaforo spento alle porte del Lido la circolazione sulla via Cristoforo Colombo che, da Roma conduce sino al Litorale romano, è al momento molto pericolosa all’altezza dell’incrocio con via della villa di Plinio all’interno della pineta di Castel Fusano.
Un semaforo spento sta provocando disagi e mettendo a rischio la circolazione sulla via Cristoforo Colombo
I vigili del gruppo Mare della polizia di Roma Capitale sono stati già allertati ma, in attesa dell’intervento di riparazione del semaforo chi dovesse trovarsi in condizione di attraversare l’incrocio tra via Cristoforo Colombo e viale della Villa di Plinio è invitato a farlo con la massima attenzione, soprattutto se si tratta di motociclette a causa dell’alta velocità con cui i veicoli si viaggiano sulla strada e della scarsa visibilità offerta, anche in caso di attraversamento di un incrocio con i cosiddetti angoli ciech.
All’altezza dell’incrocio interessato dal guasto si sta, nel frattempo, formando una lunga coda di veicoli che procedono lentamente. L‘incolonnamento dovrebbe comunque avere una durata relativamente breve perché, secondo quanto si apprende dalla sala operativa dei vigili urbani del X gruppo Mare, gli addetti alle riparazioni stanno procedendo alla riparazione del guasto. Conclusa l’operazione di ripristino la pattuglia presente sul posto che sta gestendo il deflusso della viabilità riaprirà alla circolazione il settore interessato. Il tratto di via Cristoforo Colombo chiuso temporaneamente per la riparazione del semaforo è stato riaperto al traffico a partire dalle 11.30 di questa mattina mercoledì 19 luglio 2023.
Viale della Villa di Plinio nel settore compreso tra via dei Pescatori e via Cristoforo Colombo era stato, recentemente, al centro di un lungo periodo di chiusura dovuto a due differenti tipologie di intervento. Una prima limitazione all’uso della strada da parte dei conducenti di veicoli era stata decisa nel mese di maggio per rendere possibile l’abbattimento di alcuni pini uccisi dal parassita della cocciniglia e, una seconda volta, per una fuga di gas, verificatasi all’altezza del Country Club che aveva comportato lo sbarramento della strada per evitare possibili pericoli ai veicoli in transito.
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