Roma, lotta impari contro i venditori abusivi. Sulpl: "Affidare la vendita e dell'acqua ai volontari per recuperare gli agenti"
Roma: solita storia nel centro della Capitale con le giornate di caldo feroce. In ogni angolo spuntano venditori abusivi di bevande ma che in primis tentano di fare il “business” con le bottigliette d’acqua, arrivata a costare oltre 2 euro se comprata per strada da questi “fornitori”.
La maggior parte delle persone che la comprano solo a caccia di un po’ di refrigerio, non si rendono conto però dell’illecita attività che inconsapevolmente promuovono, ma soprattutto non sanno in quali condizioni di scarsa igiene le bottigliette vengono stoccate e nascoste per non essere sequestrate dalla Polizia locale: spesso occultate nei tombini delle fogne e dietro i pannelli dei contatori del gas, in compagnia di topi di passaggio.
Bottigliette d’acqua sono il prodotto più venduto in queste giornate di caldo record nella Capitale, con turisti che arrivano purtroppo a spendere solo per la comodità di trovare l’acqua in ogni dov, quasi tre euro per una mini scorta da mezzo litro.
Un guaio strettamente legato ai venditori abusivi del centro della Capitale, manovrati dal racket che a seconda della stagione propone sulla strada ombrelli, cover per cellulari, cappellini e bottigliette d’acqua.
Impossibile non trovarne neanche uno pronto all’angolo di una piazza o di una strada a tirare fuori dalla busta di plastica mantenuta al fresco le preziose scorte di acqua, vendute a peso d’oro, nonostante il valore aggiunto di questa mercanzia venduta illegalmente siano anche potenziali malattie, collegate ai nascondigli dove il carico viene conservato, e cioè tombini e fognoli, ma anche i pannelli dei contatori elettrici o del gas.
Una lotta impari condotta ormai giornalmente dagli agenti della Polizia locale di Roma Capitale che tra le strade che portano i turisti verso i siti più gettonati dei monumenti da visitare fermano centinaia di venditori abusivi.
Con la temperature di 40 gradi all’ombra e il personale comunque insufficiente, la strategia si muove soprattutto sull’individuazione dei nascondigli come spiega in queste ore Marco Milani, Segretario Romano del SULPL: “Per frenare un po’ il fenomeno cerchiamo di puntare ai nascondigli, spesso insalubri. Tra questi anche i pannelli dei contatori elettrici o del gas, dove le bottigliette, congelate e scongelate più volte, vengono riposte per sfuggire ai sequestri”.
Un’attività che impegna tempo ed energie, mentre basterebbe il buon senso e una campagna di educazione per smontare questo fenomeno: “Basterebbe il buon senso – spiega Milani – affidando la vendita e la distribuzione di acqua alle numerose associazioni di volontariato, magari inserite nei circuiti della Protezione Civile, otterremmo più risultati a costo zero; si ridurrebbe la presenza di venditori abusivi, si permetterebbe ai volontari, spesso anziani di ottenere un rimborso spese, magari ricavato dalla vendita delle bottigliette medesime ma soprattutto si offrirebbe ai turisti un prodotto sicuro e ad un prezzo accessibile, dal momento che boccette dal costo di 15 centesimi, vengono vendute fino a due euro e cinquanta”.
Non ultimo infine, sarebbe il vantaggio per Roma Captale di recuperare agenti da impiegare in operazioni di sicurezza, anziché in inutili crociate contro i mulini al vento.