Il fotografo sportivo Ferdinando Mezzelani, dichiarato ormai fuori pericolo dopo il grave incidente stradale che lo ha visto coinvolto recentemente, ringrazia lo staff medico del San Camillo
Roma: la gioia per lo scampato pericolo è evidente nelle parole di Ferdinando Mezzelani, grande fotografo dello sport italiano, che evidenzia il suo amore per la vita in un nuovo post facebook nel quale ringrazia tutto il personale medico dell’ospedale romano del San Camillo Forlanini, dove il fotoreporter era arrivato in condizioni drammatiche dopo il recentissimo incidente tra la sua motocicletta ed un autobus, la mattina dello scorso 10 luglio.
Un sinistro tremendo, che ha rischiato di ucciderlo e gli è costato l’amputazione di parte di una gamba, con la eccellente e rapidissima manovra “salvavita” compiuta da una dottoressa dell’Esercito che, nell’immediatezza dell’incidente, è riuscita a bloccare temporaneamente l’emorragia ad una gamba del fotografo, permettendo il trasporto di Mezzelani d’urgenza al nosocomio romano.
Al San Camillo l’equipe medica ha completato la miracolosa opera di salvataggio, e il fotografo autore di scatti epici, come quello del capitano dell’Italia Fabio Cannavaro che nel 2006 solleva al cielo di Berlino la Coppa del Mondo di calcio, cerca davvero di non dimenticare nessuno dei suoi ‘angeli custodi’, spendendo parole al miele per tutti: “Mi avete dato tutti i ‘jolly’ per salvarmi la vita. Grazie San Camillo!”
Con un post social dedicato, pubblicato sulla sua pagina ufficiale di facebook e dal quale è tratta la foto che vedete nella copertina di questo articolo, l’ospedale San Camillo celebra l’avvenuto salvataggio e soprattutto spiega che Mezzelani è ormai fuori pericolo, ripercorrendo il suo arrivo in ospedale: “Il fotoreporter sportivo Ferdinando Mezzelani, arrivato lunedì scorso al San Camillo in gravi condizioni dopo un terribile incidente in moto, con queste parole ringrazia tutti i medici che si sono presi cura di lui e gli hanno salvato la vita. Mezzelani era alla guida della sua moto su via Cristoforo Colombo a Roma quando si è scontrato con un autobus. La catena del soccorso è iniziata prima dell’arrivo dell’ambulanza, grazie al Capitano Francesca Antonini, medico dell’esercito che si è trovata sul luogo dell’incidente e ha avuto il sangue freddo di stringergli la cinghia attorno alla gamba gravemente ferita rallentando l’emorragia che non gli avrebbe lasciato scampo. Ferdinando, una volta giunto al San Camillo, è stato preso in carico dell’equipe multidisciplinare dell’unità Shock e Trauma, la Radiologia d’Emergenza-Urgenza, la Chirurgia Generale e d’Urgenza. Dopo 5 ore di procedure volte alla sua stabilizzazione, e diverse trasfusioni di sangue, Mezzelani ha affrontato l’intervento chirurgico per l’amputazione dell’arto sinistro sotto al ginocchio. Ora Ferdinando è fuori pericolo, dal reparto di Terapia Intensiva è passato a quello di Chirurgia Generale e ha solo parole di ringraziamento e di amore per la vita: “Senza di voi non sarei qui”.