L'uomo, originario di Ariccia, era andato in Abruzzo con amici per una scampagnata alla ricerca di funghi
Il 63enne Aldo Romagnoli, originario di Ariccia, era andato con amici nelle campagne abruzzesi per una scampagnata estiva alla ricerca di funghi, specificatamente si erano diretti nella località teramana di Valle Castellana. Poi l’uomo è scomparso e dopo ore di ricerche il suo corpo privo di vita è stato trovato in un burrone all’interno di un bosco.
Ancora da accertare le cause del decesso, forse il signore si è addentrato in sentieri impervi e ha perso l’orientamento, fatto sta che all’ora di cena non era ancora tornato in compagnia dei suoi amici.
Questi ultimi hanno dato l’allarme, preoccupatissimi, ed il locale comando dei carabinieri, dopo affannose ricerche, anche con l’utilizzo di droni, ha ispezionato palmo a palmo i boschi circostanti hanno trovato il cadavere del 63enne all’interno di un burrone.
Si erano incontrati prima delle 5 di ieri mattina, sabato 15 luglio, e sarebbero dovuti incontrarsi di nuovo verso le 9 della stessa giornata, ma l’uomo di 63 anni è stato trovato nella tarda serata, verso le 22.30, dentro al dirupo.
Droni, soccorso alpino e anche due elicotteri a cercarlo tra i boschi presenti sia in Abruzzo che nelle Marche, nella zona di San Germone di Acquasanta Terme.
Anche i Vigili del fuoco si sono messi al lavoro sulle sue tracce, supportati dalle unità cinofile, fino a quando i droni lo hanno purtroppo trovato morto.
Il suo cellulare non rispondeva, era spento da ore, fino a quando proprio agganciando il segnale gps del suo telefonino, i droni hanno localizzato la vittima, con la sua salma che è stata portata all’obitorio di Teramo e nelle prossime ore l’autopsia chiarirà le cause del decesso.
Proprio questa domenica vi abbiamo raccontato altre due vicende che coinvolgono cittadini romani: in un primo caso un escursionista è stato trovato morto all’interno di un canale adiacente ad un sentiero di montagna in provincia di Udine, mentre un ragazzo 25enne è riuscito miracolosamente a nuotare per 3 chilometri e contattare i genitori dopo essere stato dato per disperso nelle acque di una località balneare della Toscana.
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