Apertura

Roma, finale con sorpresa per i condomini terrorizzati da un serpente

L’intervento di ricerca del serpente è durato qualche ora, poi la sorpresa finale

Lo avevano visto procedere a zig zag negli spazi condominiali comuni ma ne perdevano continuamente le tracce. Un intero condominio di Roma, zona della Bufalotta, è caduto preda del terrore scatenato da un serpente dall’aspetto minaccioso. Le squame di colore giallo chiaro, con variazioni cromatiche alternate per tutta la lunghezza, potevano far pensare addirittura a un serpente corallo, uno dei più velenosi al mondo tipico delle regioni calde degli Stati Uniti o del Messico, ma magari fuggito dalla teca di qualche collezionista amante del pericolo.

L’intervento di ricerca del serpente è durato qualche ora, poi la sorpresa finale

Mentre la paura e il passaparola correvano da un piano all’altro dello stabile, facendo perdere preziose ore di sonno a molti residenti, l’amministratore di condominio ha deciso di passare dalle parole ai fatti e ha chiesto aiuto a un esperto di etologia, nonché conosciuto divulgatore scientifico, specializzato nella gestione di animali sui set cinematografici e televisivi delle principali emittenti nazionali.

Il cacciatore di serpenti ha afferrato i suoi attrezzi e, giunto sul posto, ha iniziato a ispezionare i vari vani dell’edificio ragionando, in base alle sue conoscenze, su dove il pericolosissimo ospite potesse essersi rintanato.

Alla fine di una ricerca durata qualche ora il serpente è stato finalmente trovato, solo e infreddolito nei meandri interni a un vero e proprio labirinto creato dal gioco dei box sotterranei posizionati alla base del grande edificio. Ovviamente non si trattava di un serpente corallo e neppure di qualche altra specie pericolosa per l’uomo ma di un innocuo cucciolo di “biacco”, conosciuto con il nome scientifico di “Hierophis viridiflavus”, un serpente non velenoso della famiglia dei colubridi che predilige come proprio habitat le campagne e i giardini, adattandosi comunque alle varie tipologie di terreno, a volte rocciosi, in altri casi secchi e soleggiati o più umidi come le praterie e le rive dei corsi d’acqua.

Il giovane esemplare di serpente, probabilmente molto più spaventato degli stessi condomini, è stato recuperato e verrà liberato nel rifugio del lupo a Morlupo da dove potrà tornare a inoltrarsi nelle desolate campagne che circondano quei luoghi.