Dalle parole ai fatti. E’servito un incredibile lavoro di squadra per salvare un piccolo volatile dal piumaggio iridescente che era stato abbandonato dai padroni all’interno di una gabbietta lasciata sul balcone di uno stabile di Ostia ed esposta al calore e all’umidità incredibile di questi giorni. Il volatile era in stato di abbandono da almeno una settimana dopo la partenza dei proprietari che, con tutta probabilità, sarebbero rimasti fuori per un ulteriore lungo periodo.
Un intervento congiunto tra volontari delle associazioni animaliste e vigili del fuoco ha permesso di mettere in sicurezza un piccolo volatile abbandonato
Sono stati i vicini di casa dell’appartamento con balcone, situato in via Costanzo Casana a Ostia Lido, ad accorgersi che qualcosa non andava. Un esemplare di cocorita o parrocchetto ondulato (Melopsittacus undulatus) giaceva in stato di abbandono in una gabbia.
Poiché il protrarsi di quella situazione avrebbe finito per uccidere il pappagallino è scattato il tempestivo intervento di un’associazione ambientalista e avviato le operazioni di recupero della gabbietta.
Un vero e proprio intervento in équipe eseguito da Vigili del fuoco in collaborazione con i volontari del Laboratorio Verde Roma Capitale, e l’organizzazione di volontariato delle Guardie d’Italia sezione Roma Mare che, dopo il salvataggio effettuato in sicurezza, si sono immediatamente presi cura del volatile dissetandolo e rifornendo il suo dispenser di semi e piccoli pezzettini di frutta secca.
Va ricordato che chi lascia in stato di abbandono qualsiasi tipo di animale incorre nelle pesantissime sanzioni previste dal Codice penale. La nuova stesura dell’articolo 727 dello stesso codice che, prima della riforma delle norme vigenti in materia puniva, come semplice contravvenzione i casi di maltrattamento di animali, ha introdotto nel novero dei delitti anche la fattispecie dell’abbandono di animali.
Pesanti sanzioni e arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chiunque abbandoni animali domestici, o che abbiano acquisito abitudini alla cattività come nel caso del piccolo pappagallino salvato a Ostia. La stessa pena viene applicata a chiunque detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura, o comunque produttive di gravi sofferenze.