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Roma, maxi sequestro di materiale elettrico contraffatto: indagati 10 cinesi

Operazione anti contraffazione delle Fiamme Gialle a Roma e litorale romano: sequestrati oltre mezzo milione di placchette, interruttori e prese per impianti civili, di marche note

E’ partita dal litorale romano l’indagine delle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, avviata contro il mercato illecito di materiale contraffatto che ha portato alla denuncia di dieci persone di nazionalità cinese, indagate per ricettazione, frode in commercio e introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta. Una quantità fino ad ora rinvenuta e posta sotto sequestro, di mezzo milione di componenti elettrici per usi civili, delle più note e affidabili marche sul mercato.

Operazione anti contraffazione delle Fiamme Gialle a Roma e litorale romano: sequestrati oltre mezzo milione di placchette, interruttori e prese per impianti civili, di marche note

Oltre 500mila pezzi tra placche, interruttori e prese, con marchi riconoscibili sul mercato come prodotti di alta qualità per le abitazioni private, era in realtà un carico di merce contraffatta di non chiara provenienza ma di probabile importazione dall’estero, introdotta, immagazzinata e distribuita nei punti vendita, da dieci società gestite da alltrettante persone di nazionalità cinese, denunciate in queste ore nel corso del maxi sequestro.

Sono stati gli uomini della Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, a scoperchiare il vaso di Pandora di questo mercato illecito, dopo aver rinvenuto alcune migliaia di articoli elettrici in una serie di ispezioni presso alcuni punti vendita sul litorale romano e nella periferia occidentale della Capitale.

Da queste attività commerciali al dettaglio, sarebbe partito il percorso a ritroso per risalite ai punti di stoccaggio della merce, e altri quattro magazzini all’ingrosso invece situati in alcuni quartieri più centrali della Capitale e nella provincia di Caserta a Marcianise.

In tutto tra prodotti recanti marchi e modelli contraffatti “Plana”, “Living” e “Matix”,
riconducibili alle più note case di produzione “Vimar” e “Bticino”, sono stati scovati dai Finanzieri del Comando Provinciale oltre 500mila pezzi posti sotto sequestro, tutti contraffatti e dunque senza la garanzia di sicurezza dei controlli previsti per legge e potenzialmente pericolosi.

Nel corso dell’operazione straordinaria di controlli è stata la perizia dell’Autorità giudiziaria e confermare la contraffazione dei componenti elettrici, un pesante illecito per cui ora dieci persone di nazionalità cinese, rappresentanti legali delle società coinvolte, sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e sono indagati per i reati di ricettazione, frode in commercio e introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta.

Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, pertanto in attesa di giudizio definitivo gli indagati risultano al momento innocenti.