Con un appalto di circa 36 milioni di euro si avviano le procedure per la posa della prima pietra del nuovo porto
L’Autorità del sistema portuale del mar Tirreno Centro-Settentrionale (AdSP) ha consegnato all’impresa assegnataria le chiavi per la posa della prima pietra nel cantiere del futuro porto commerciale di Fiumicino, destinato a essere realizzato nello specchio d’acqua antistante via della Foce Micina. Lo ha annunciato il presidente dell’AsSP, Pino Musolino.
L’area su cui verranno realizzati i primi interventi per la realizzazione del nuovo porto commerciale di Fiumicino è stata, infatti, consegnata oggi, mercoledì 12 luglio 2023 all’impresa Doronzo Infrastrutture srl che è risultata aggiudicataria della gara d’appalto per un primo lotto di opere a fronte di un finanziamento di circa 36 milioni di euro. Si tratta, ovviamente, di un primo ma significativo passo in previsione delle successive fasi di aggiudicazione del ventaglio corposo di interventi che consentiranno la realizzazione completa dell’opera.
“A fine estate, conclusi gli interventi propedeutici all’inizio dei lavori – ha dichiarato il presidente Musolino –sarà posata la prima pietra che costituisce un passaggio indispensabile verso l’ulteriore ampliamento dei lavori destinati al compimento di un’opera storica per la città e per la portualità italiana, visto che dopo decenni si avvia nel nostro Paese la realizzazione di un porto dalle sue nuove fondamenta”.
Il cantiere consegnato alla Doronzo Infrastrutture srl è costituito da un’area all’interno della quale, entro la fine del mese di febbraio del 2026, sarà realizzata una darsena servizi e una per la flotta dei pescherecci, mentre la parte a terra ospiterà, all’interno di una superficie di circa 3 ettari, le strutture relative all’attivazione del polo della pesca e dei cantieri nautici che saranno delocalizzati a ridosso del nuovo porto commerciale.
L’impresa aggiudicataria del primo lotto di lavori eseguirà una serie preventiva di sondaggi per la bonifica della stessa area di eventuali ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale. Le attività prevedono, inoltre, il posizionamento in campo di prove dirette a verificare la tenuta del fondale su cui verranno realizzate le darsene del nuovo porto.