Ecco quale mare è inquinato nel Lazio secondo Goletta Verde

Resa nota la lista delle località promosse e bocciate a causa del mare inquinato sulla costa del litorale laziale da Goletta Verde

goletta verde

Acque in chiaroscuro sulle coste del litorale laziale. A puntare l’indice contro alcuni tratti di mare inquinato che caratterizzano, a macchia di leopardo, i litorali che da nord scendono progressivamente a sud passando anche per Ostia Lido e Fiumicino, sono i risultati del campionamento e delle analisi microbiologiche presentati oggi, mercoledì 12 luglio 2023, da Goletta Verde di Legambiente. Campagna ecologista giunta ormai alla 37ma edizione di un lungo viaggio alla scoperta delle condizioni in cui si trovano le coste della Penisola. Un itinerario iniziato venerdì 30 giugno 2023 da Genova e che terminerà il prossimo venerdì 11 agosto in Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Anev, Conou, Novamont e Renexia.

Resa nota la lista delle località promosse e bocciate a causa del mare inquinato sulla costa del litorale laziale da Goletta Verde

Le analisi effettuate nelle ultime due settimane da Goletta Verde evidenziano, per quanto riguarda il litorale laziale, vecchie criticità. Non si tratta di giudizi tranchant che riguardino lunghi tratti di costa o di spiagge ma, in via prevalente, di singoli punti peraltro noti e posti sotto osservazione anche nelle precedenti rilevazioni poiché connessi ad una situazione di degrado delle acque provocata, molto spesso, dalla mancanza di interventi efficaci di messa in sicurezza con appositi impianti di depurazione.

Le indagini effettuate da Goletta Verde hanno preso in considerazione 24 settori su cui sono stati effettuati specifici prelievi, la metà circa di questi è risultata molto inquinata in corrispondenza dello sbocco a mare di canali e di foci di fiumi. Ecco, più in dettaglio la lista e le condizioni delle aree assoggettate a verifica.

Goletta Verde alza il cartellino rosso per i seguenti settori risultati fortemente inquinati. La foce del Canale dei Pescatori a Ostia riceve una netta bocciatura anche se occorre ricordare che in base ai dati elaborati da Arpa Lazio Ostia, in generale, ha ricevuto nel mese di giugno il massimo della qualità delle acque balneabili al pari di Ponza, Montalto, Nettuno, Sabaudia e Sperlonga. Off-limits, secondo Goletta Verde sono anche la foce del fiume Arrone e la foce di Fiumara Piccola a Fiumicino mentre, partendo dal litorale a nord di Roma, risulta molto inquinata la foce del canale situato all’altezza del chilometro 64 dell’Aurelia a Santa Marinella. Risultati negativi anche per la foce del fiume Marta a Tarquinia e la foce del fosso Zambra a Cerveteri.

Spostandosi verso sud risultano essere aree particolarmente attenzionate, per la presenza di un elevato tasso di sostanze inquinanti, la foce del canale “crocetta” in prossimità di via Filadelfia a Pomezia; la foce del Rio Torto e quella del Fosso Grande ad Ardea; la spiaggia posizionata nelle adiacenze del Canale Loricina nella zona di via Matteotti a Nettuno; la foce Verde, conosciuta con la denominazione di ponte Mascarello e la foce del canale Sisto a Terracina e, infine, lo sbocco a mare del fosso di via Gibraleon, all’incrocio con viale Europa, a San Felice Circeo.

Promosse, poiché risultate accettabili entro i limiti previsti dalle disposizioni inerenti alla classificazione della qualità delle acque, questa volta partendo da nord, la spiaggia situata in prossimità del canale adiacente allo stabilimento militare di Montalto Marina, frazione del Comune di Montalto di Castro e la foce del Rio Vaccina di Ladispoli al pari dell’arenile posto accanto alla foce del fosso di Cavallo Morto. Spostandosi verso sud riceve il via libera di Goletta Verde il lungomare delle Strelitzie al Lido dei Gigli di Anzio.

Acque chiare e acque scure lungo la costa di Latina

Goletta Verde ha poi passato al setaccio alcuni punti della costa situata in provincia di Latina sulla base dei risultati di prelievi effettuati tra la fine di giugno e i primi del mese di luglio. Le analisi microbiologiche fanno, in questo caso, riferimento a undici campioni in prevalenza eseguiti sulle foci o sugli sbocchi a mare dei canali e poco meno della metà dei quali sono risultati fortemente inquinati. In lista nera sono, in particolare, finiti la foce Verde in zona ponte Mascarello, quella del Rio Martino e la foce del Rio Santacroce a Formia, sempre in provincia di Latina, risultata inquinata, ma con meno intensità rispetto alle altre.

Tra le buone notizie anche la situazione di miglioramento registrata in siti che, lo scorso anno, erano risultati eccedenti rispetto ai limiti di legge. Si tratta della foce canale in località Pedemontano a Fondi, della spiaggia di Sperlonga con particolare riferimento all’arenile di via Pilestra all’altezza del civico 469.

I risultati delle analisi di Goletta Verde continuano a confermare troppe criticità lungo le nostre coste – ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazioche soffrono di cattiva depurazione, scarichi abusivi e il forte carico antropico di questa stagione. Non diamo alcuna patente di balneabilità né, tantomeno, giudizi su porzioni complessive di costa, ma queste situazioni continuano a ripetersi ogni anno e c’è bisogno di risolverle con un sistema di depurazione più efficiente e combattendo gli scarichi abusivi valorizzando la collaborazione delle amministrazioni locali”.

Il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo, ha, infine, messo il dito nella piaga delle pesanti sanzioni che l’Italia paga all’Unione europea per il mancato rispetto delle norme sul trattamento delle acque reflue. “Si tratta di 142 milioni di euro – ha precisato Minutolo – che stiamo pagando all’Ue, soldi che finiscono per pesare sulle nostre bollette senza considerare i danni alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente e del turismo. E’il momento di affrontare e risolvere questa preoccupante situazione”.

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