Temperature torride in arrivo, la Regione Lazio preallerta la Protezione civile

Lazio, nuovo picco di calore da metà settimana: temperature ancora più elevate di dieci gradi sopra la media stagionale. Alto il rischio per la salute e gli incendi

Il caldo sofferto in quesi giorni è nulla in confronto all’ondata di caldo torrido che sta per attraversare la Regione Lazio, e potrà durare fino a dieci giorni. Il picco che farà anche da partenza al nuovo periodo con addirittura un aumento delle temperature, sarà mercoledì 12 luglio, attivando una serie di azioni di prevenzione da parte dell’Agenzia regionale di Protezione civile.

Lazio, nuovo picco di calore da metà settimana: temperature ancora più elevate di dieci gradi sopra la media stagionale. Alto il rischio per la salute e gli incendi

Arriverà dopodomani, mercoledì 12 luglio il passaggio di caldo torrido e prolungato che coinvolgerà il centro Italia e dunque il territorio regionale del Lazio. Sarà un “Cerbero” rafforzato con temperature ancora più elevate delle attuali, e che potranno arrivare a una decina di gradi sopra la media stagionale.

Picchi di calore nelle ore diurne potranno essere risolvibili restando a casa o comunque al riparo dal sole, e con le accortezze già opportunamente segnalate. Ma con l’incremento di temperature annunciato in queste ore il caldo asfissiante si avvertirà anche di notte.

Insomma non c’è modo di evitare quest’ondata di aria molto calda anche a quote di montagna, che potrà durare oltre la settimana e fino a dieci giorni, andando via via a “sfiammarsi”. Quanto è possibile fare riguarda veramente solo la prevenzione degli effetti sulla salute pubblica, per un rischio sempre più elevato per la popolazione più fragile, bambini piccoli, anziani, malati, che come raramente accaduto non potranno nemmeno beneficiare del refrigerio delle ore notturne.

Una protezione ad oltranza dunque, è il comportamento anti-caldo che la Regione Lazio ha invitato ad avere. L’invito è rivolto soprattutto alle amministrazioni locali a regolare le proprie funzioni di protezione civile e socio-assistenziali rispetto a questo specifico rischio per la popolazione fragile e più esposta.

Sono già in allerta in questo giorni anche le strutture sanitarie che potranno però essere chiamate a fronteggiare un incremento di patologie o emergenze legate agli effetti delle temperature più elevate della metà di questa settimana.

Il rischio incendi

Un’allerta che giocoforza riguarda anche il fronte incendi. Sarà l’Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Lazio a emanare il bollettino quotidiano di pericolosità e a segnalare il rischio che come sempre è strettamente collegato al quadro meteorologico.

Ai Comuni, è stato chiesta un’attività di prevenzione sul territorio, che significherà nelle prossime ore darsi da fare ad eliminare o monitorare tutte le zona con il maggior rischio di innesco di roghi, per vegetazione incolta o altro. Una peso consistente avranno anche i siti tormentati dal fenomeno delle discariche abusive.

Ancora in queste ore, una nuova discarica è stata scoperta dalla Polizia locale di Roma Capitale in zona Prenestina. Mobili e batterie d’auto altamente infiammabili sono stati individuati dal Nucleo Ambiente e Decoro. Il pesante reato era stato commesso da un cittadino di 25 anni, residente in un comune fuori Roma, sorpreso in flagranza mentre scaricava dal proprio autoveicolo i rifiuti ingombranti e pericolosi, abbandonandoli in un terreno della Prenestina.

Il monitoraggio dei livelli di caldo nelle principali città della Regione Lazio è online, realizzato dal dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio – ASL Roma 1, ed indica i quattro livelli di calore: il Livello 0️ (colore verde): non ci sono condizioni meteorologiche rischiose per la salute; il Livello 1 (colore giallo): allerta dei servizi sociosanitari e sociali; il Livello 2️ (colore arancio): le temperature possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione; il Livello 3️ (colore rosso): le temperature si mantengono alte per 3 o più giorni consecutivi. Allerta dei servizi sociosanitari e sociali.