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Roma, droga sottocosto e pubblicizzata: arrestati i pusher della “coca delivery”

L'organizzazione con base a San Basilio abbatteva così la concorrenza dei pusher specializzati in cocaina

Droga trattata come food delivery, cibo da consegnare a domicilio: tariffari all’occorrenza con sconto, un centralinista per le prenotazioni e infine la consegna a domicilio o guidata, sempre comoda. E’ proprio grazie ai servizi offerti che una squadra di pusher di San Basilio specializzati in smercio di cocaina per anni ha sfidato con successo la concorrenza e si è imposta sul mercato di una delle piazze più specializzate d’Italia.

L’organizzazione con base a San Basilio abbatteva così la concorrenza dei pusher specializzati in cocaina

La “bottega diffusa” specializzata nello smercio di droga, in particolare cocaina, è stata chiusa stamattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma. I militari, infatti, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ed arrestato i cinque principali gregari specializzati nello smercio. Chi è finito in carcere, chi ai domiciliari.

Spaccio alla “food delivery”

Le indagini hanno inoltre consentito di raccogliere elementi indiziari circa la modalità di spaccio di stupefacenti che avveniva con consegna a domicilio, assimilabile a quella meglio nota del “food delivery”, svolta attraverso l’opera di un uomo dedito a svolgere le mansioni di centralinista, il quale, raccolte le ordinazioni degli acquirenti, li guidava sino al luogo in cui recarsi per incontrare il pusher di turno.

Per fidelizzare e tenere aggiornati i propri clienti, è stato accertato che era stato creato un sistema di pubblicità, attraverso i social, con orari, offerte e tariffario.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, in un periodo di soli 2 mesi, hanno consentito di ipotizzare 5.000 contatti giornalieri, per un volume di affari di oltre un milione e mezzo di euro annui.

Il provvedimento cautelare – specifica una nota stampa – è il frutto di ininterrotte indagini, svolte da ottobre a dicembre 2022, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e delegate ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro.

Gli accertamenti hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che i 5 erano già operativi dal 2019, dediti allo spaccio di cocaina nella zona di San Basilio, quartiere ad elevata densità criminale, ove l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri è sempre alta e dove nel tempo sono stati già eseguiti una infinità di operazioni anti droga.