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Fiumicino: gli apicoltori di Acli Terra contro l’invasione di miele sintetico dagli Usa

Dagli Usa la minaccia di invadere il mercato europeo con miele sintetico a basso costo, gli apicoltori scendono sul piede di guerra

Oltre alle bistecche hi tech realizzate con stampanti 3d le nostre tradizionali tavole gastronomiche, fatte di diete mediterranee rischiano, ora, di essere invase dal miele sintetico. L’allarme che chiama a raccolta tutti gli apicoltori, le categorie degli agricoltori e le istituzioni nazionali e comunitarie arriva da Acli Terra, l’Associazione nazionale professionale agricola delle Acli (Associazioni cristiane dei lavoratori italiani). Il tema sarà al centro di un incontro intitolato “Un fiume di miele” che si terrà domani pomeriggio, martedì 11 luglio 2023, alle ore 19.30 presso “Nativo”, in via di Villa Guglielmi 33.

Dagli Usa la minaccia di invadere il mercato europeo con miele sintetico a basso costo, gli apicoltori scendono sul piede di guerra

La lista dei pericoli che minacciano le nostre laboriosissime api si sta ulteriormente allungando. Oltre agli effetti nefasti dell’uso di pesticidi suscettibili di far ammalare questi preziosissimi insetti un’emergenza ancora poco visibile, ma altamente perniciosa per la produzione di miele di qualità, si sta profilando all’orizzonte. Un orizzonte solo in apparenza lontano e, come spesso accade, proveniente da invenzioni o proposte definite come innovative da parte dei produttori statunitensi.

Alcune aziende americane, una delle quali attiva in California – spiega Gianrico Rossi, apicoltore e presidente provinciale di Acli Terra di Frosinonehanno annunciato la messa a punto di un miele completamente sintetico che non ha alcunché a vedere con le api ma è la risultante della miscelazione di vari zuccheri e la loro intenzione di immetterlo sul mercato con la denominazione ufficiale di miele”.

La normativa comunitaria e, in particolare la direttiva 2001/110/Ce e il regolamento di attuazione 1169/2011, definiscono con estrema precisione le caratteristiche merceologiche di ciò che può essere denominato miele e cioè, esclusivamente, ciò che è prodotto dall’apis mellifera, l’insetto impollinatore da tempo insostituibile nella nostra catena alimentare. “Al momento – precisa Rossi – si tratta di un campanello d’allarme ma la possibilità che il miele sintetico alla fine arrivi anche da noi va assolutamente arginata. In occasione dell’incontro di Fiumicino affronteremo una seconda criticità rappresentata dalla concorrenza potenzialmente sleale di produttori di miele situati al di fuori dell’Unione europea secondo criteri, procedure e protocolli diversi se non lontani da quelli da sempre utilizzati nel nostro Paese. Anche qui è in ballo l’assoluta tipicità delle api e del prodotto italiano – prosegue Rossi – perché in base alle norme attualmente vigenti in materia di etichettatura non è ancora obbligatorio, indicare sulla stessa, il Paese di origine e di produzione del miele importato nei confini nazionali”.

Al centro del dibattito di Acli Terra anche la minaccia provocata dal cambiamento climatico sulla salute delle api

In tempi di emergenza climatica e di stravolgimenti che hanno aperto un serrato dibattito sulle soluzioni da adottare per arginare l’aumento delle temperature su tutto il pianeta e i fenomeni tropicali che hanno flagellato la Penisola anche nell’ultimo periodo, tra i temi che Acli Terra sottoporrà agli apicoltori e, più in generale, ai produttori agricoli che interverranno all’incontro di domani non poteva mancare un richiamo al ruolo delle api per il mantenimento dell’intero ecosistema. “Le api – puntualizza Rossi – non sono importanti solo come produttrici di miele ma, proprio perché si tratta di formidabili insetti impollinatori per tutte le specie esistenti in agricoltura. Basti pensare che la proliferazione del 40% delle nostre colture dipende proprio dalle api mellifere”.

C’è un ulteriore profilo che Acli Terra, facendo parte della più ampia famiglia dell’universo associativo cristiano dei lavoratori italiani, sottoporrà all’uditorio dell’incontro in programma domani a Fiumicino e a cui interverranno, tra gli altri, il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, e il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta. Si tratta degli aspetti sociali strettamente connessi all’apicoltura. La pratica apistica, infatti, ha importanti riflessi sulle politiche sociali e di welfare nei confronti delle persone in difficoltà economiche ma anche personali e offre opportunità di cura e trattamento di patologie che hanno, tra l’altro, a che fare con l’equilibrio e la salute mentale.