Più di mille euro raccolti in pochi giorni per le pappe e le spese veterinarie. Gli animalisti si mobilitano sul web per dare un futuro alla colonia di gatti e ai cani rimasti orfani di Simona Cardone, la 67enne uccisa sulla Laurentina da una Tesla guidata da un ventenne.
La mobilitazione per aiutare i gatti e cani rimasti orfani: a uccidere la loro padrona una Tesla contromano
Simona era uscita proprio per comperare proprio il cibo per loro quando la Tesla che viaggiava contromano ha preso in pieno la sua Lancia Y. Viveva in zona Laurentina-Selvotta, tra Roma e Pomezia, ed ogni giorno coccolava e nutriva una colonia felina fuori casa e i suoi due cagnoloni.
Gli aiuti, però, non sono mai abbastanza. Si cercano altri volontari che anche facendo staffetta possano garantire cibo e cure ai suoi mici e cani. In più servirà tanta collaborazione per le adozioni perché sarà necessario dare nuove famiglie, nuove case alle bestiole. A lanciare l’appello la sua amica Alessia Campoli: ha bisogno dell’aiuto di tutte.
Nell’ultimo periodo Simona si era dedicata principalmente alle due cagnoline, due setter, e alla colonia felina del suo giardino di casa.
L’appello per gli animali di Simona, è partito inizialmente sulle chat, poi si è diffuso a macchia sui social dove è stata creata la pagina “Salviamo gli animali lasciati da Simona”.
“Grazie a tutti coloro che hanno rinunciato a qualcosa per aiutare gli animali di Simona.
Per dovere pubblichiamo il totale delle donazioni arrivate finora (sul conto corrente sono stati trasferiti anche i PayPal, mentre la Postepay è a parte)”, più di mille euro in tutto.
I fondi copriranno il percorso comportamentale delle due cagnoline di Simona, abituate a vivere nel loro giardino, e alcune cure dei gatti. “Lunedì porteremo una micia a fare un controllo dal veterinario. C’è in vista un’adozione e speriamo tutto vada bene”, spiega una volontaria, “Vorremmo elencarvi, ma siete tantissimi a donare, quindi grazie cento, mille volte. Simona ne sarebbe commossa”.
I mici
“Molti ci hanno chiesto delle colonie feline. Simona da tempo seguiva solo la colonia ormai stabilizzatasi nel giardino e intorno casa, cui permetteva anche di avere un riparo in una parte esterna alla casa – riporta sempre la pagina dedicata a Simona Cardano – Si tratta di gatti per lo più selvatici e poco inclini al rapporto umano. A turno i volontari li stanno individuando e vengono nutriti quotidianamente.Per loro non sarà possibile un’adozione, ma non verranno certo lasciati soli”.