Retake è in azione da anni nel quartiere dell’entroterra lidense e risponde con pennelli e barattoli di vernice agli spray dei vandali
Di fatto è una “mission impossible” ma, nel vocabolario dei volontari di Retake, la parola arrendersi non ha mai trovato posto. Nel quartiere di Casal Palocco le scritte tracciate dai “writers del degrado” sono come i funghi: le “cancelli” la sera e il giorno dopo rifioriscono più estese e variopinte di prima. Non si tratta di murales almeno degni di questo nome, abusivi ma belli da vedere, bensì di insulti a sfondo calcistico, parolacce di tutti i generi, vandalici messaggi d’amore e via imbrattando con spray sintetici rispetto ai quali non c’è altra soluzione che di stenderci sopra strati su strati di vernice della stessa tinta del muro sottostante.
I writers palocchini del degrado agiscono con l’oscurità e, spesso, sono gli stessi che la mattina seguente sono seduti al loro banco, orgogliosi di aver vandalizzato i muri esterni sia che si tratti della scuola media Omero di Largo Theodor Herzl, sia che, a farne le spese, sia stato il vicino liceo Democrito in via Prassilla. “Non si fermano di fronte a nulla e tanto meno ai nostri continui interventi di ritinteggiatura – dice Marina Insalaco responsabile del gruppo di volontari di Retake Roma, sezione di Casal Palocco/Axa – attendono la notte per scatenarsi anche se piove o il temporale scarica sulle loro teste incappucciate le sue ormai periodiche bombe d’acqua. Anche adesso che sono finite le scuole non demordono. Ma non gettiamo la spugna, anzi il rullo o il pennello che sia neppure noi. Loro sporcano e noi ripuliamo è una “mission impossible” ma viviamo nell’illusione che, prima o poi qualche genitore meno distratto o addirittura colluso cambi atteggiamento e possa darci una mano per contrastare un andazzo simbolico del livello di degrado, anche sociale, raggiunto dal quartiere, ma purtroppo molto diffuso anche altrove”.
La dura battaglia dei volontari di Retake contro i vandali della vernice spray a Casal Palocco non avrebbe alcun esito senza la fattiva collaborazione di chi condivide le finalità di questo costante impegno lasciando offerte anche di pochi euro direttamente presso i ferramenta o i negozi specializzati per poter acquistare pennelli, barattoli di vernice, rulli ma anche guanti in lattice per proteggere le mani.
Se, tuttavia, le azioni di contrasto agli imbrattatori creano disturbo in un braccio di ferro interminabile con chi cancella quelle scritte ci sono altri comportamenti illegali contro i quali né Retake, né le forze dell’ordine riescono a porre un freno. Oltre ai writers a Palocco, infatti, imperversano anche possessori di microcar che, a qualsiasi ora della notte, specialmente ora all’inizio della stagione estiva, diffondono nel quartiere, con potenti impianti stereo, i brani dei propri beniamini musicali.
“E’ un’orda inarrestabile di musica a tutto volume e schiamazzi vari – afferma Vito Sgro, volontario di Retake e medico molto conosciuto nel quartiere – contro la quale neppure le pattuglie di passaggio dei carabinieri sono mai riuscite a fare qualcosa. Sono anni che il nostro gruppo Retake cerca di contrastare le “ferite” inferte da cafoni e decerebrati di turno. Giovani o molto giovani che non si contraddistinguono certo per il loro coraggio e si muovono, strisciando, sempre e solo durante la notte. Mi chiedo se sia mai possibile che nessun genitore, notando mani sporche di vernice, si faccia venire il dubbio che il proprio figlio stia compiendo gesti tra l’altro espressamente puniti dalla legge. Tra i tanti mali – conclude Sgro – quello dell’imbrattamento dei muri è decisamente minore ma noi di Retake pensiamo, viceversa, che sia un peccato non arginare un malcostume che deturpa con insolenza il nostro habitat considerandolo terra di nessuno”.
La mancanza di rispetto scaturisce quasi sempre dalla mancanza di cultura che stimola l’intelligenza e educa all’osservanza delle regole di buona convivenza e le iniziative culturali accessibili gratuitamente a Casal Palocco non mancano, come gli incontri promossi dallo stesso Sgro nell’ambito dell’iniziativa “La bottega del dubbio” presso il Centro Sociale Polivalente (Csp) del quartiere in Viale Gorgia di Leontini 171 e giunta, ormai, all’ottava edizione nel 2023. Una sorta di “Costanzo show” in chiave di “noantri” fatta di musica, letture, romanzi, poesia street art e molto altro ancora.
In attesa che una chiave di interpretazione socio-psicologica riesca a trovare una soluzione anti degrado i “social” insorgono e propongono soluzioni molto meno soft. C’è chi immagina una raccolta firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare contro i “patetici zozzoni”. Altri, preda della rabbia e dell’impotenza, suggeriscono di apporre sui muri ripuliti cartelli con un avviso del seguente tenore “noi puliamo voi sporcate, se non capite la differenza non ci sarà speranza né per noi né tanto meno per voi!!”. Qualcun altro, riflettendo su un disastro incontenibile di incuria e inciviltà affida tutte le sue speranze alle telecamere di sorveglianza, peraltro presenti proprio di fronte alla scuola media Omero, ma poi, rassegnato conviene che non basta di certo un obiettivo per arrestare persone incappucciate e rese quasi invisibili dal buio della notte. La saggezza è, in conclusione, l’arma certamente più efficace da imbracciare ma anche la più difficile delle missioni impossibili: “il problema – chiosa un utente Fb – non sono solo i ragazzi, ma i loro genitori! Si dovrebbe cominciare da lì obbligandoli a seguire dei corsi di educazione civile!”.