Il Cammino di Sant’Agostino da Ostia fino al centro di Roma tocca alcuni dei luoghi più cari al Dottore della Chiesa cattolica
Un cammino di circa 50 chilometri che da Ostia antica, attraversando ampi scorci di campagna romana segue idealmente le orme lasciate da Sant’Agostino e da sua madre Santa Monica, quando, nel 387 dopo Cristo giunsero nel cuore dell’allora Porto di Roma per salpare verso l’Africa. E’ l’Opera Romana Pellegrinaggi ad aver individuato l’itinerario che, dal Litorale romano e dalla basilica di Sant’Aurea, passando per il Parco Archeologico, si spinge sino alla tappa conclusiva presso la basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio dove sono custodite le spoglie mortali di Santa Monica, in origine sepolte proprio a Ostia Antica.
Il Cammino di Sant’Agostino che entrerà a far parte del programma di eventi organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi a partire del 2024, tocca diverse chiese nel centro storico di Roma che sono legate alla tradizione agostiniana. Quest’anno ricorrono, infatti, i 725 anni dalla proclamazione del Santo a Dottore della Chiesa, da parte di papa Bonifacio VII, e 1300 anni dalla traslazione delle sue spoglie mortali, da Cagliari a Pavia, ad opera del re longobardo Liutprando.
Aurelio Agostino d’Ippona, così si chiamava il Santo e sua madre Monica in viaggio verso l’Africa si fermarono a Ostia Antica per alcuni mesi fino a quando la madre, nel mese di agosto del 387, spirò. Sant’Agostino trascorse solo sei mesi in questo luogo che, tuttavia, gli rimase nel cuore per tutta la vita non solo perché sito iniziale di sepoltura dei resti della madre, ma anche perché affascinato dalla bellezza di posti che conservavano tantissime tracce del periodo antico oggetto dei suoi studi e delle sue dissertazioni. Un affetto così profondo verso il litorale romano che spinse Giovanni Paolo II a proclamare Sant’Agostino patrono di Ostia.
Nelle sue lunghe e diversificate peregrinazioni si può ben dire che Sant’Agostino abbia toccato numerose regioni d’Italia, a iniziare dal nord dove oggi, migliaia di camminatori, si inoltrano in numerosi itinerari che ripercorrono le tracce lasciate dal Santo. Le proposte sono tra le più disparate. Un cammino di 21 chilometri, per esempio, unisce la chiesa di Sant’Agostino a Como con Cucciago in provincia di Cantù. Esiste anche un’Associazione Cammino di Sant’Agostino che propone pellegrinaggi con partenze dal Santuario di Ornago o di Vimercate, e arrivo al Santuario di Monza per poter meditare sui resti di un altro celebre religioso nella vicina chiesa monzese di San Gerardo al Corpo.
L’Opera Romana Pellegrinaggi ha, nell’ampio palinsesto di proposte riservate alla vita e ai continui spostamenti di Sant’Agostino anche un’ampia scelta di viaggi dedicati ai luoghi dove il Santo visse. Tra questi la Tunisia dove Sant’Agostino, nato in Africa a Tagaste, trascorse parte della giovinezza prima della conversione e un pellegrinaggio, in programma nel 2024, in Algeria dove il Santo fece vita monastica. Una vita che, sottolineò Giovanni Paolo II in occasione del XVI centenario della conversione di Agostino nel 1986, fa di lui un “uomo straordinario che ha molto da dire ancora molto agli uomini di oggi, sia con l’esempio che con l’insegnamento”.