Nave Italia accoglie a bordo persone di tutte le età per realizzare programmi di assistenza e inclusione sociale
Il profilo che si stagliava sull’orizzonte sembrava quello di un antico veliero ma Riccardo Picchi, cittadino di Ostia e appassionatissimo velista, l’ha riconosciuta subito. Al largo del Lido era ormeggiata Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo. Un’occhiata all’applicazione Marine Traffic, uno dei tanti geolocalizzatori che consentono di identificare in tempo reale le imbarcazioni in navigazione ed è arrivata la conferma. La nave all’orizzonte era l’imbarcazione della Marina Militare italiana salpata da Civitavecchia, ultimo porto toccato il 27 giugno 2023 prima di gettare le ancore al largo del litorale romano.
Nave Italia, proveniente da Genova, era salpata Il 17 giugno scorso da La Spezia e si era diretta verso Civitavecchia prima di fermarsi al largo di Ostia. Questa mattina presto, venerdì 30 ottobre 2023, ha levato le ancore e si è allontanata dalla costa, al traverso di Fiumicino.
“Il brigantino sarà stato lontano dalla costa all’incirca tre chilometri, mi ha colpito subito per l’altezza e la forma dell’albero che era completamente illuminato in una bellissima serata accarezzata dalla luce della luna – racconta Riccardo Picchi – Averla potuta vedere è stata una grande emozione anche per me che sono nato a Ostia e vivo il mare da quando sono piccolo. Mi piace andare a vela, ma anche sul windsurf e sul catamarano e quando capita, con mio figlio, in canoa. Trattandosi di un’imbarcazione militare le informazioni disponibili sulla rotta di Nave Italia sono decisamente scarse a differenza di quanto si riesce solitamente a sapere sui battelli commerciali e da diporto”.
Nave Italia è stata costruita nei cantieri navali Wiswa di Danzica nel 1993 per una compagnia olandese con il nome di “Swan fan Makkum” e, dal 19 marzo 2007, è di proprietà della Fondazione Tender to Nave Italia, una Onlus costituita dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano.
La Fondazione ha lo scopo di promuovere il mare e la navigazione come strumenti di educazione, formazione, abilitazione, inclusione sociale e terapia a favore di associazioni non profit, ONLUS, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie.
Nave Italia insegna ad andare per mare ai giovani e meno giovani, anche se resi fragili da disabilità o disagi fisici, psichici e sociali. Lo scopo è di trasmettere, mediante la passione per la navigazione a vela nuove consapevolezze ed energie capaci di rafforzare l’autostima e la propria personalità quando si tratta di affrontare sfide importanti. Le attività marinaresche praticabili a bordo del brigantino sono, infatti, diverse e possono essere sperimentate anche da persone diversamente abili.
Tra le attività figurano la salita a riva che consiste di arrampicarsi sulla scala di corda (grisella) che porta sulla pedana dell’albero di trinchetta, situato a prua della nave con un imbrago e l’affiancamento di un marinaio. Al laboratorio nodi si apprendono i vari tipi di legature utilizzate dalla marineria, dal piano al savoia, dal parlato alla gassa d’amante sperimentandone le principali tipologie. Molto emozionanti anche le manovre che possono essere eseguite sulle vele sotto la supervisione e l’aiuto del personale di bordo secondo gli ordini impartiti dal Comandante e dal Nostromo di Nave Italia.